A te la casa, il cane lo tengo io. I libri li dividiamo a metà. La pentola a pressione regalata dalla zia a chi va? Quando una relazione finisce bisogna affrontare la parte, dolorosissima, della divisione dei beni. Oggetti, importanti o senza significato, che hanno accompagnato una storia d’amore finita.

È il compito davanti a cui si sono trovati Olinka Vištica e Dražen Grubišić, lei produttrice cinematografica, lui scultore, dopo una storia durata quattro anni. Davanti alla prospettiva di suddividere i ricordi, hanno pensato fosse meglio mettere tutto in un museo e chiedere anche agli amici di partecipare con i propri oggetti. È nato cosí a Zagabria il Museo delle Relazioni Interrotte, prima negli spazi della gipsoteca, poi in tour per il mondo e ora in uno spazio definito e, si pensa, definitivo, nel palazzo barocco Kulmer nella città alta.

Tra gli oggetti donati un abito da sposa racchiuso in un barattolo di sottaceti, l’ascia con cui un’amante delusa ha fatto a pezzi i mobili, una lente d’ingrandimento donata da una donna il cui uomo era talmente concentrato in se stesso da non vedere lei.

Nel piccolo shop del museo si vendono ‘gomme per cancellare cattivi ricordi’, cuscini per dormirci sopra, penne per scrivere lettere vendicative e molto altro.