Parti da York, la capitale, che raggiungi da Londra in meno di due ore di treno. Se anche non fosse la piacevole cittadina che è, varrebbe la pena andare fin lassù anche solo per vedere la sua cattedrale, York Minster, una delle più belle del mondo e la più grande cattedrale gotica del nord Europa. Le sue vetrate istoriate sono il suo più grande vanto. E con ottime ragioni. Raramente ne puoi vedere di cosí belle.
Cerca di assistere a una delle funzioni del coro. È un’esperienza (gratuita) impagabile.
Da York guidi per un’oretta verso la costa e raggiungi Whitby, una cittadina mineraria sulla foce del fiume Esk. Nel medioevo era famosa per la pesca delle aringhe e delle balene. Poi, con l’arrivo della ferrovia nel 1839, è iniziata la sua vocazione vacanziera.
Ma mettiamo che le aringhe non ti piacciano e le balene non siano poi cosí comuni da avvistare. A Whitby trovi due altri motivi di interesse. Il primo è la produzione di giaietto, quel minerale (o meglio mineraloide) nero e lucido utilizzato nell’Ottocento per i gioielli cosiddetti ‘da lutto’ e reso famoso dalla Regina Vittoria che, dopo la morte del suo Albert, si ostinò a indossare per il resto della sua vita.
Il secondo è la sua abbazia, costruita nel 657 come ‘doppio monastero’, per donne e per uomini. Le sue rovine, in cima alla collina che domina Whitby, si dice abbiano ispirato Bram Stoker, creatore di Dracula.
Saranno le atmosfere draculesche a prevalere, ma a Whitby si tiene due volte all’anno il Goth Weekend: da tutta Europa arrivano personaggi che amano vestirsi di nero, con abiti ottocenteschi e decorazioni prese di peso dai film e dai libri horror. Per due giorni la cittadina si trasforma in qualcosa che somiglia a un set cinematografico, ma non lo è. Senza saperlo ci sono capitata dentro e lo spettacolo di intere famiglie vestite in modo vampiresco è davvero insolito.

Hanno l’aria minacciosa ma solo quella. I goth di tutto il mondo si trovano a Whitby due volte l’anno.
Poche miglia lungo la costa e si trova Robin Hood Bay, un villaggio di pescatori con le strade di acciottolato e una lunga spiaggia con rocce che formano pozze di acqua dove puoi nuotare (se ne hai il coraggio) o cercare fossili.
Si chiama Robin Hood Bay ma Robin Hood della foresta di Sherwood da queste parti non si è mai visto.
A dispetto del nome Robin Hood Bay fu per molto tempo il luogo di elezione dei contrabbandieri. Protetta dalle paludi (marshes) e difficile da raggiungere con carrozze a cavallo era il luogo ideale per traffici loschi.
Di tutt’altro genere gli abitanti (famosi) di Scarborough, la cittadina poche miglia più a sud. Vanno in spiaggia con i bambini, si dedicano al surf, mangiano gelati improbabili sul lungomare e, se amanti della letteratura, si inerpicano fino alla chiesetta e al piccolo cimitero di St. Mary Churchyard, dove riposa Anne Bronte, poetessa e sorella di Emily e Charlotte.
Tu canticchia la canzone di Simon e Garfunkel mentre scegli se leggere qualche pagina delle poesie di Anne o mangiarti un fish&chips.
Se hai scelto il fish&chips, non ho altri consigli da darti. Ma se hai preferito la letteratura, ti racconto che a Bridlington si teneva ogni anno il Dickensian Festival, durante il quale nel periodo di Natale tutti gli abitanti si vestivano come ai tempi del grande scrittore, autore del ‘Canto di Natale’, che ogni anno ci fa versare una lacrimuccia.
Purtroppo la cittadinanza ha deciso di lasciar perdere la letteratura (cosa piuttosto comune, direi) in favore di un’altra celebrazione, quella in ricordo della guerra, quando per un weekend in giugno la cittadina torna agli anni ’40.
Se ami la natura, scendi ancora un po’ più a sud e raggiungi Hornsea Mere, il più grande lago d’Inghilterra e ottimo posto per l’avvistamento di uccelli di passaggio.
Ma il pezzo forte, anzi fortissimo, le viaggio in Yorkshire deve ancora venire e si trova a un po’ di miglia a sud. Guidi e la terra si restringe, diventando una lingua sottile: da una parte il mare del nord, dall’altra il fiume Humber. A un certo punto puoi solo proseguire a piedi. Parcheggi l’auto a Kilnsea e inizia a camminare lungo la striscia di sabbia. Ogni tanto un cartello ti avvisa di stare attenta alla marea. Se è alta e ti coglie di sorpresa la terra viene inghiottita e devi aspettare che scenda per tornare indietro (salvo proteggerti negli appositi gabbiotti lasciati lí per questo). In fondo, sulla punta più estrema, Spurn Point, ti aspetta il faro, dall’alto del quale hai una vista che pochi altri posti ti danno.

Spurn Point, uno dei luoghi più meravigliosi nei quali trovarsi in un giorno di nubi veloci e di vento
Se fossi un drone (o un uccello) vedresti Spurn Point dall’alto e penseresti di trovarti ai Caraibi. Invece sei nello Yorkshire, ci crederesti?.