È vero, siamo appena entrate nella Fase 2. E i viaggi, soprattutto quelli a lungo raggio, potrebbero rientrare nella Fase 3 o addirittura nella Fase 4. Ma abbiamo bisogno di sognare, di lasciarci alle spalle la pesantezza delle lunghe settimane passate, le parole isolamento, quarantena e malattia.
Vogliamo riprenderci il diritto a sognare. E anche se viaggiare, soprattutto su lunghe distanze, non sarà possibile ancora per un po’, niente ci impedisce di pensare a dove ci piacerebbe andare. E magari spingerci perfino più in là, a mettere giù due appunti sulla programmazione di un viaggio.
Per esempio in Vietnam, paese meraviglioso e accogliente, dolce e sussurrato, sempre sorridente, mai invadente. Lontano? Certo che è lontano. Ma mica vogliamo mettere dei limiti ai sogni, no?
Non sappiamo quando potremo andarci. O forse tornarci. Ma possiamo già pensare a quando e come vorremmo andarci. Passaporto e relativa scadenza, un po’ di informazioni prima di partire. E, naturalmente, il relativo visto.
Da febbraio 2020 il Vietnam richiede un visto elettronico da richiedere prima della partenza. Il visto elettronico si può richiedere facilmente da questo sito web.
A questo punto, a visto ottenuto, puoi sognare il tuo personalissimo Vietnam. E organizzarlo al meglio. O pensare a come lo organizzerai quando si potrà partire.
Il Vietnam non è un paese da visitare di corsa. È meglio scegliere un ritmo lento, come quello del Reunification Express, il treno che simboleggia la riunificazione e pacificazione del Paese dopo gli orrori della guerra. Un treno, per restare in tema di lentezza, che non supera i 50 all’ora e ti permette di guardare il paesaggio – bellissimo e riposante – dal finestrino. Il treno va da Hanoi a Ho Chi Minh City e a bordo hai tutto il tempo di leggere, o rileggere, Indocina di Marguerite Duras, per immergenti nelle atmosfere del Paese.
E di studiare tutto quello che c’è da vedere. Hanoi, la capitale, Hoi An, la città delle lanterne, la Baia di Halong, gli sterminati campi di risaie, il delta del Mekong, i tunnel sotterranei di Cu Chi, usati dai vietnamiti durante la guerra, le spiagge di Mui Ne. Potrei continuare, ma credo che, per una prima esplorazione puramente mentale, sia già abbastanza.
Il Vietnam l’ho messo in cima alla mia lista dei ‘viaggi che farò’. Aspetto con trepidazione la fase 3 o anche la 4 o qualunque sia la Fase che mi permetterà di fare la valigia, controllare il passaporto, (fare il visto!) e partire.