Da giovane Virginia Woolf passava le sue vacanze in Cornovaglia, guardando dalle finestre della sua casa, Talland House, il faro di St. Ives. A forza di guardarlo, il faro è entrato nel titolo del suo libro forse più conosciuto, Gita al Faro, appunto.
Lo stesso paesaggio che domina la Tate St. Ives che in questi giorni inaugura Virginia Woolf: An Exhibition Inspired by her Writings, che resta aperta fino al 29 aprile. Un insieme di opere tutte al femminile, intime, sommesse, minimaliste. Il mare, quando c’è, non è tumultuoso e potente ma intimo, ci sono gli interni di case, le piante sul davanzale, ritratti. I nomi, però, sono di prim’ordine: da Geta Bratescu e, naturalmente, Vanessa Bell, la sorella pittrice a cui Woolf si attaccò quando la madre morí all’improvviso e la scrittrice si sentí persa in un mondo maschile fatto da un padre tirannico e un fratellastro violento.
La mostra Virginia Woolf: An Exhibition Inspired by her Writings, resta aperta fino al 29 aprile e la Cornovaglia è sempre un gran bel visitare.