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Scegliere l’hotel giusto per un weekend tra amiche è divertente, ma può essere stressante: chi vuole stare in centro, chi vuole il posto cool, chi pretende che ci sia il ristorante. Vienna, la meta del nostro ultimo weekend Fifty Factor, sembrava avesse da offrire solo posti piuttosto paludati, seriosi, eleganti ma insomma, non quello che piace a noi.
L’Hotel Sacher sarà anche bellissimo, ma ci vado a mangiare la torta, non a dormire.
Ma il passaparola tra amiche funziona sempre e una giornalista giramondo ci ha cosigliato il posto giusto. L’Hotel Daniel non è centralissimo, è vero (a meno che la tua meta non sia il Belvedere, nel qual caso ci vai a piedi in cinque minuti) ma Vienna non è nemmeno una città troppo grande e dall’hotel al centro ci metti una passeggiata (per altro piacevole) di 15-20 minuti. E se proprio non hai voglia di scarpinare ci sono i taxi, che con 10 euro ti portano dove vuoi.

In compenso è cosí cool che non avrai voglia di lasciarlo.

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Costruitoall’interno una ex-fabbrica di cosmetici, della fabbrica ha mantenuto il sapore: nella hall e’ parcheggiata un’Ape Piaggio, dietro la reception c’e’ una bicicletta appena, gli ascensori sono ex-montacarichi. Tutte le stanze hanno un impianto ex-industriale, con i soffitti di cemento grezzo con ancora ganci, fessure, sbavature di precedenti vernici. Tutte hanno grandissime vetrate con vista sulla città (portati la mascherina se dormi bene solo al buio perché’ le veneziane non assicurano un’oscurita perfetta. In ogni stanza una poltrona-amaca appesa al soffitto garantisce momenti di relax in sospensione. Certo, qualche difetto non e’ difficile trovarglielo. L’architetto che ha trasformato il Daniel in un hotel e’ sicuramente un uomo: nella disposizione dei bagni non ha pensato che noi donne non amiamo truccarci dovendo specchiarci in uno specchio laterale e abbiamo bisogno di ben altra luce che quella di una lampadina (molto cool, d’accordo) che pende dal soffitto. Inoltre la doccia con il vetro “a vista” sulla camera concede poco spazio alla privacy (e, diciamocelo, gli uomini sono sempre li’ a fare vedere il pisello ma noi, sia che viaggiamo con un’amica sia che ci portiamo un compagno, non abbiamo bisogno di essere squadrate da capo a piedi quando ci insaponiamo quello che pare a noi).
A parte questi dettagli, il Daniel e’ veramente piacevole, la colazione e’ abbondante e comprende tutto quello che si possa desiderare e molto di più, tanto il breakfast al Daniel e’ un appuntamento molto gettonato anche dai viennesi e nella grande sala lounge, con piante, divani e tavolini ci si ferma piacevolmente per un lunch o un aperitivo.