Venezia, città viva, meta di oltre 20milioni di turisti ogni anno, può offrire ancora alcuni angoli di silenzio e pace. Tra il rumore dei motori delle barche, si fanno infatti avanti eleganti e silenziose gondole nere, iconici mezzi di trasporto per raggiungere le zone più nascoste della Repubblica Serenissima, ma non è questo l’unico modo ecologico e genuino di immergersi nella storia della città.

Io, per esempio, mi sono ritrovata con una pagaia in mano: avevo voglia di riappropriarmi della dimensione originaria di questa città d’acqua, di riscoprirla dal basso, passando sotto i piccoli ponti, navigando rii e canali, galleggiando sul pelo dell’acqua. Eccomi quindi a bordo di un kayak, guidata dai ragazzi di Venice By Water, euforica per la nuova avventura. Con un tour di un’ora ho attraversato i canali di Cannaregio, nella zona della Misericordia, cullata dall’acqua e a caccia di qualche tesoro: una pallina da tennis, un libro d’arte… sono tanti gli oggetti che ci restituiscono i canali. Vedere Venezia da questa prospettiva è tutta un’altra storia!

Venezia in kayak

Faticoso? Un pochino, ma ci sono anche pedali e timone ad aiutarci. Poi, per chi è più propenso a una sorta di ‘battesimo’ più che a un vero e proprio tour, sono disponibili uscite di soli 30 minuti. Davvero suggestivi i percorsi per vedere dall’acqua San Marco, i palazzi sul Canal Grande, l’Arsenale e il ponte dei Sospiri, mentre per i golosi ci sono tour che prevedono una pausa aperitivo o pranzo. Se le vostre braccia sono ben allenate, iniziate pure a remare verso le altre isole della laguna, mentre, se siete alla ricerca di qualcosa di magico, non fatevi scappare le uscite all’alba o di notte: credetemi, questa città, nella delicata luce del mattino o nell’intrigante atmosfera notturna, saprà lasciarvi senza fiato.