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Basta un palazzo di centotrentasei piani, settecento metri di altezza e che occupi sedici isolate contenere tutto lo scibile umano, dalla ruota al satellite? Secondo Marino Auriti, artista italo-americano, bastavano eccome. Infatti nel 1955 Auriti deposito’ presso l’ufficio brevetti USA il suo progetto, un Palazzo Enciclopedico contenesse tutto quello che c’era da sapere in fatto di sapere, appunto, e che inizio’ subito dopo a costruire nel garage di casa sua in Pennsylvania.
Non porto’ a termine l’opera, come era immaginabile. Ma la sua idea resta un’esigenza in tempi come i nostri, dove le informazioni si accumulano a ritmo forsennato. E viene ripresa per questa 55ma Biennale appena inaugurata a Venezia. Il Palazzo Enciclopedico curato da Massimiliano Gioni mette insieme vecchio e nuovo, uomo e natura, arte e tecnica, oggetti, video, manufatti, collezioni: 150 artisti di 38 nazioni in una enciclopedia dell’arte che puo’ disorientare. 
Puoi vedere tutto, naturalmente, e leggere tutte le didascalie – per altro ottimamente scritte – ma poi ti mancherebbero i Padiglioni Nazionali (88 tra i Giardini e altre sedi in giro per la citta’) e gli Eventi Collaterali. Finiresti per trascinarti sfinita per le calli di Venezia con la testa piena di immagini alla rinfusa e a chi ti chiedesse “Com’e’ la Biennale?” non sapresti che rispondere.
Meglio, quindi, seguire il nostro percorso “umorale” in cui ti inviteremo a visitare padiglioni e mostre a seconda della tua inclinazione. Non tutti i giorni sono uguali, in fondo, e quello che abbiamo voglia di vedere o non vedere puo’ cambiare a seconda dell’umore.
Se ti senti…

Onirica
Se vuoi sognare a occhi aperti e galleggiare in una nuvola di pensieri e immagini, lasciati trascinare dalle visioni di figurine e manichini danzanti a tutta parete nel Padiglione Repubblica Cinese. Un sogno ad occhi aperti.

Confusa
Non sai piu’ come far quadrare la tua vita? Ti senti in un labirinto dal quale non sai come uscire? Visita la installazione di Ai Wei Wei nel padiglione della Germania (che pero’ si e scambiato con quello della Francia per questa edizione). La foresta di sgabelli nella quale dovrai aggirarti ti fara’ sentire tutto sommato molto piu’ lineare di prima.

Infantile
Tornare nel grembo materno, essere coccolata e accudita, e’ il sogno di ogni donna stressata che ogni giorno deve coccolare e accudire altri. E’ il tuo momento, baby. Per un giorno puoi affidarti alle braccia materne di Joana Vasconcelos, che in un vaporetto speciale attraccato fuori dall’entrata della Biennale ti avvolge in un mondo di stoffa e di luci.

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Curiosa
Non perderti il padiglione di Tuvalu, una delle new entries di questa Biennale. Vincent Huang e’ il nome dell’artista scelto per rappresentare il proprio paese. Quanto al risultato, lasciamo a te giudicare.

Cattiva
Non sbranare il tuo vicino di scrivania, non saltare addosso all’inconsapevole automobilista che ha avuto la malaugurata sorte di incrociare la tua strada. Sfoga piuttosto la tua rabbia andando a vedere la mostra di Mark Quinn all’isola di San Giorgio. Le sue foto di carni macellate e le sculture di persone seriamente malformate ti daranno una calmata.

Intellettuale
Ti ricordi il libro intitolato “Come parlare di Proust senza averlo mai letto”? Potrai fare una gran figura alle prossime cene se sfoggerai la tua conoscenza artistica citando la performance di Tino Sehgal, in cui tre donne sedute per terra scuotono ininterrottamente la testa emettendo mugolii senza senso. Sehgal ha vinto il Leone d’Oro per il miglior artista della Biennale 2013, quindi ammettere di non aver apprezzato significa tirarsi la zappa sui piedi…

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