Possono essere innumerevoli i motivi per visitare la città di Napoli, in particolare in questo periodo di festività.
Anzitutto, per andare nei vicoli dei pastori e dei presepi, disponibili in vendita tutto l’anno, in realtà, ma che in questi giorni hanno un incanto e una fantasia inarrivabili.
E ancora: per il mare meraviglioso, sempre azzurro e sempre sotto una luce assolata anche d’inverno, da cui sbucano vicine le isole del golfo napoletano; per la gastronomia straordinaria, quasi tutta da provare e gustare in libertà come “cibo di strada”, pur essendo, insieme con quella siciliana, l’unica storica “cucina di corte” che c’è in Italia; per la vita che scorre in ogni angolo, a volte anche brutta, proprio come è la vita.
Aggiungiamo un ulteriore motivo a una lista che potrebbe non terminare mai: un’immersione marina “sui generis” e fuori stagione.
Il luogo indicato non è il mare, però, ma la metropolitana cittadina, ed esattamente la fermata di Toledo, l’antico nome originato dal Viceré Pedro da Toledo, ripristinato dopo un periodo in cui la lunga arteria cittadina era diventata via Roma.
La “fermata Toledo” è una delle cosiddette “stazioni dell’arte” del percorso sotterraneo napoletano, restaurato e potenziato di recente. Ha vinto il premio Emirates leaf international award come “Public building of the year”; il Daily Telegraph l’ha definita “la stazione più bella d’Europa”, un primato confermato anche dalla classifica della CNN.
Anche noi di Permesola, pur non avendo la presunzione di conoscere tutte le fermate underground del globo, siamo d’accordo. Progettata dall’architetto spagnolo Oscar Tusquets, corredata da mura aragonesi scoperte durante i lavori, mosaici d’arte e foto di Oliviero Toscani, ha l’acqua come suo elemento.
Dopo qualche metro dalla discesa ancora domina il color ocra del rivestimento, un chiaro riferimento al tufo napoletano, ma è inabissandosi sempre più che si prova la stessa emozione di una discesa sottomarina, data dalle pareti, e dal lucernario sovrastante, che illumina lo sprofondare nel sottosuolo con bagliori da “Ventimila leghe sotto i mari”.
Un’emozione autentica. Assolutamente da non perdere in un viaggio napoletano, ma anche un ottimo motivo per recarcisi, in qualunque stagione.