Cinquanta anni fa Tony e Maureen Wheeler attraversarono l’Europa, arrivarono in Australia e, in Asia, percorsero l’hippie trail. Da quel viaggio nacque l’idea delle guide Lonely Planet, un viaggio che oggi, cinquant’anni e 150 milioni di libri dopo, non si è ancora interrotto, anche se la proprietà è passata di mano in mano, esperimenti di diverso tipo sono stati effettuati (magazine, tv, forum) e non tutti sono andati bene.

Eppure Lonely Planet è ancora lì e anzi si celebra con un festival del viaggio, chiamato Ulisse Fest, arrivato alla sesta edizione, che si terrà a Pesaro (capitale della cultura 2024) dal 13 al 16 luglio (io sto seriamente pensando di andarci. Ci vediamo là?). In quattro giorno ci saranno 150 ospiti e 50 appuntamenti, il tema sarà “Tra caos e poesia“. Non ti elenco tutti gli appuntamenti, sarebbe lungo, ma ti rimando al fantastico programma e ti faccio solo notare qualche nome e qualche chicca: per esempio il concerto di Vinicio Capossela il 13 luglio e, il giorno dopo, quello di Amara e Simone Cristicchi dedicato a Battiato. L’evento, gratuito, di Eliades Ochoca (Biena vissta social club). Un focus sull’Albania, un dialogo sui viaggi estremi, con Paola Giacomini (che ha attraversato la Mongolia a cavallo) e Antonella Giacomini, che ha seguito la natura in Groenlandia e in Patagonia. Ancora, la “paesologia” di Franco Arminio, eun argomento che mi sta a cuore, le città, al centro dell’intervento dell’ex sindaco di New York Bill De Biasio.

Vinicio Capossela

Il gruppo di giornalisti a cui appartengo, Italian Travel Press, partecipa con “Storie di viaggio e sapori: da Pigafetta a Moreno Cedroni”, un incontro condotto da Luca Iaccarino.

E, visto che si parla di Lonely Planet, c’è anche un corso di due giorni su “Come diventare un autore di guide LP”.

ITP è uno dei media partner dell’evento, insieme a Rai Radio 3, Adnkronos e altri.