E’ scomparsa Micol Fontana, a ben 102 anni, e scompare così l’ultima delle tre sorelle di un intraprendente trio dell’eleganza provinciale italiana che, partito da Traversetolo, sconosciuto e minuscolo borgo vicino a Parma, ha conquistato quello che i giornali degli anni Cinquanta e Sessanta chiamavano jet set e Dolce Vita.
Micol Fontana era davvero rimasta l’ultima depositaria della memoria di quel movimento di persone, giornali, danaro e fantasie del Secondo Dopoguerra, di qua e di là dellì’Atlantico, quando la “vera eleganza” non era a Parigi, né a Londra, tantomeno a Milano, ma a Roma: fra via Veneto, Via di S.Sebastianello, dove appunto è sempre stato l’atelier delle Sorelle Fontana, e Cinecittà, e poi giungeva a Hollywood.
Insieme con le due sorelle Zoe e Giovanna, Micol impara a tenere, come lei stessa dichiarava, ago e forbici in mano da ragazzina nella piccola sartoria di mamma Amabile, ma ben presto da vere antesignane anche dell’indipendenza femminile guadagnata col talento e l’impegno, e tanto coraggio, le sorelle fuggono nella capitale, e dopo molta gavetta in varie sartorie storiche, ma di fama limitata, conquistano Roma.
Prima l’aristocrazia romana, le cui signore facevano a gara per ordinare nella loro sartoria gli abiti più belli. Poi nel dopoguerra, con il successo di Cinecittà, arrivano le dive di Hollywood, che si innamorano dei loro capi raffinati e dalla fattura accuratissima. Nel 1949 l’Atelier Fontana trionfa con l’abito di nozze realizzato per Linda Christian che sposa a Roma Tyrone Power.
Soprattutto Micol comprende l’importanza dei mercati stranieri e diventa ambasciatrice nel mondo del marchio di famiglia, uno dei più famosi negli Anni 50 , 60 e 70. Nel 1994 viene creata la Fondazione Micol Fontana per aiutare le giovani generazioni di stilisti che qui possono consultare oltre 200 abiti, dal 1940 al 1990, e una vasta raccolta di figurini, ricami ed accessori, oltre alla biblioteca, l’emeroteca, il fondo fotografico.
Salutiamo dunque con la veneranda Micol questo mondo ormai scomparso, in cui l’eleganza era semplice e rigorosa, vivace senza mai essere eccessiva.
L‘eleganza fatta di raffinatezza e di qualcosa di indefinibile, ma che si vede, si nota, si ammira, e che rende le donne più belle e più sicure.
Un mondo scomparso come in questa foto riportata qui: le sorelle Fontana in partenza all’aeroporto, con innumerevoli bauli contenenti gli abiti della principessa MariaPia di Savoia prossima alle nozze…