Una città così bella meriterebbe più del tempo che ho potuto dedicarle. Ma il mio era un viaggio-lampo e ho dovuto scegliere cosa vedere nei due giorni scarsi che ho avuto a disposizione.
Stoccolma è la più bella delle capitali scandinave, e lo è soprattutto d’estate, quando il suo arcipelago, formato da migliaia di isole (alcune abitate, altre solo uno scoglio affiorante) si mostrano in tutta la loro bellezza. Ma io ci sono andata all’inizio dell’inverno, in una giornata fredda ma tersa, niente neve, molto sole, tanta tanta bellezza.
Sono andata al Moderna Museet, un museo di arte contemporanea sull’isola di Skeppsholmen, praticamente di fronte a Gamla Stan, la parte antica di Stoccolma. L’edificio attuale è opera dell’architetto spagnolo Rafael Moneo e nelle sue sale silenziose passi un paio d’ore in buona compagnia: Picasso, Dalì, Rauschemberg, ma anche artisti scandinavi, avanguardia russa e molta fotografia.
Ho girato solo a piedi, anche perché stavo in un nuovo albergo molto centrale. Dal Moderna Museet sono arrivata al Gamla Stan, il cuore antico di Stoccolma.
Ed è vero che è il quartiere più turistico della città e se devi incontrare degli stranieri li trovi sicuramente qui. Ma è suggestivo, non c’è che dire. Passeggia a caso, metti il naso nei negozietti (anche se vendono soprattutto souvenir). E fermati a bere qualcosa di caldo nel coffee shop più antico della città.
‘Sotto il castagno’, nella piazza Brända Tomten, si trova proprio sotto un enorme castagno frondoso, che d’estate ombreggia piacevolmente la piazza. Ma ora è inverno, e invece che sedersi ai tavolini all’aperto si sbircia attraverso i vetri appannati dal calore interno. Fa buio presto, e una pausa caffè (in svedese fika) con una fetta di torta la puoi fare tranquillamente senza guardare troppo l’orologio.
A Gamla Stan, tra palazzi del Sei o Settecento, c’è anche il Palazzo Reale, residenza ufficiale del sovrano, Carlo Gustavo, che recentemente ha tolto il titolo reale a un paio di nipotini perché la famiglia reale era diventata troppo numerosa e quindi onerosa per i sudditi.
Finisci velocemente il caffè. I negozi chiudono presto a Stoccolma e devi assolutamente fare un giro da Svenskt Tenn, quasi interamente dedicato al designer svedese Joseph Frank, famoso per i tessuti fiorati. Ti avanza solo il tempo per un’ultima passeggiata a filo d’acqua, possibilmente al tramonto, quando ‘la bella sull’acqua’ è ancora più bella.
Se avessi avuto un giorno in più, sarei andata al Nordiska Museet, dedicato alle tradizioni della vita scandinava. Ci sono oggetti d’arredamento, tessuti, gioielli, vetri e porcellane. E anche qualcosa sulla popolazione indigena, o quello che ne rimane, i Sami. La hall centrale ha un soffitto alto 24 metri, e se non è una vista questa…