Tramonti infuocati, distese di spiaggia bianca incontaminata e tutto intorno solo gabbiani e macchia mediterranea: non un metro cubo di cemento interrompe la bellezza estetica del paesaggio. Siamo a Maimoni, nel cuore del Sinis, una delle aree naturalistiche più selvagge della Sardegna.
Il Sinis si trova in provincia di Oristano e Maimoni è solo una delle spiagge di questa costa che va da Capo San Marco a Porto Suedda.
La Sardegna ha mille volti e anche se vi hai già trascorso qualche giorno di vacanza in passato, ne vale la pena ritornare per una breve fuga nel Sinis. Le cale e le insenature di quest’isola sono innumerabili, ma spesso le più belle sono sconosciute. Inoltre, le zone meno turistiche sono acccessibili anche a chi ha un budget contenuto.
Come arrivare a Oristano
Se hai pochi giorni a disposizione, la soluzione ideale è prenotare l’aereo: ci sono diverse compagnie low cost tra cui puoi scegliere mentre i biglietti per i traghetti, specialmente se vuoi imbarcare l’auto, sono più costosi.
Oristano si trova in mezzo, a metà tra l’aeroporto di Cagliari e quello di Alghero, dunque puoi scegliere la soluzione per te più conveniente.
Dall’aeroporto di Alghero puoi spostarti con una navetta che va direttamente a Oristano.
Anche dall’aeroporto di Cagliari – Elmas c’è un servizio di autobus privato, ma in alternativa puoi prendere un pullman che ti porta alla stazione centrale in piazza Matteotti a Cagliari e da qui salire sul primo treno per Oristano. L’ideale comunque è noleggiare una macchina per raggiungere più agevolmente le spiagge del Sinis e in particolare Maimoni.
Tour nel Sinis, destinazione Maimoni
Dalla Stazione dei pullman in via Cagliari a Oristano partono alcuni mezzi che ti portano a San Giovanni di Sinis e Is Arutas. Per visitare le altre spiagge, quelle più incontaminate, l’alternativa è l’auto o la bicicletta. A San Giovanni di Sinis c’è il Centro Visite dell’Area Marina Protetta dove noleggiano le bici e da qui puoi partire verso nord, seguendo la strada sterrata lungo la costa: dopo il borgo di Funtana Meiga, inizia la costa selvaggia. Proseguendo sempre nella stessa direzione incontrerai Torre Seu e la riserva “Oasi naturalistica Seu” che si estende per alcuni km verso l’interno: qui puoi perderti per un po’ tra i sentieri segnati dalla macchia mediterranea e i profumi delle erbe selvatiche, incontrare qualche tartaruga e diversi esemplari di specie faunistiche rare. Dopo questa immersione nel verde, torna lungo la costa e prosegui verso nord: dopo una zona rocciosa, arriverai a Punta Maimoni, dove comincia la distesa di sabbia di quarzo bianco, che prosegue lungo tutta la costa fino a Is Arutas prima e Mari Ermi poi. Mano a mano che si sale, il quarzo si ispessisce, passando dai granelli più sottili di Maimoni ai chicchi di riso di Isarutas fino ai mini sassolini di Mari ermi, ultima spiaggia del Sinis.
Dormire
Difficile trovare un albergo vicino alla spiaggia: è la bellezza del Sinis. Nella distesa retrostante, non troppo distanti, ci sono però diversi Agriturismo: ottimi perché in piena campagna, circondati dalla natura, offrono anche cibo di qualità a prezzi contenuti.
Se preferisci la comodità dell’hotel, comunque puoi soggiornare a Oristano (Maimoni è a venti minuti d’auto). In alternativa, puoi cercare tra i numerosi B&B della zona, non solo a Oristano ma anche nei paesi vicini come Cabras e Riola (solo però se decidi di noleggiare una macchina).
Se sei invece avventurosa, ti consiglio il campeggio di Is Arutas, la struttura più vicina al mare e veramente isolata: la notte il buio ti consentirà di ammirare il cielo stellato e al mattino dovrai solo fare una breve camminata per raggiungere la spiaggia.
Mangiare
Se hai scelto l’Agriturismo, non devi far altro che rilassarti e gustare il cibo genuino della campagna.
Per mangiare prodotti freschi della pesca, ci sono invece gli Ittiturismo lungo la strada principale che attraversa il Sinis e taglia in due lo Stagno di Cabras. Per completare la giornata in modo alternativo, puoi restare a guardare il tramonto sul mare mangiando in uno dei Chioschi di legno che ci sono sia nella zona centrale della spiaggia di Maimoni che in quelle di Is Arutas e Mari ermi.
Piatti tipici consigliati: spaghetti con la bottarga, muggine affumicato, formaggi locali e seadas.
Da ottobre ad aprile: ricci di mare, crudi come antipasto da assaporare preferibilmente in riva al mare insieme a un bicchiere di vino.
Silvia Dorascenzi