“Sono un uomo dal temperamento curioso, che preferisce, nella maggior parte delle occasioni, restare in silenzio. Quando sono obbligato a parlare, la mia lingua curiosamente si arrotola e duole”.
Sono le parole di Chiang Yee, scrittore cinese che lasciò il suo Paese nel 1930 per l’Inghilterra, dove fisse fino al 1955, quindi a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Nel corso degli anni scrisse delle piccole guide di viaggio ‘silenziose’ del Lake District, di Edimburgo, di Oxford, perfino di Londra, che tutto è fuorché silenziosa.
The Silent Traveller Guides sono libriccini in cui Chian Yee, oltre a raccontare i suoi viaggi solitari, aggiunge illustrazioni ad acquarello secondo lo stile cinese, con pennello, china e carta assorbente. Parlano a bassa voce, ma raccontano tutto quello che il viaggiatore ha visto e sentito come difficilmente altre guide sanno fare. E lo fanno con grazia, in punta di piedi, con un garbo infinito, ma efficace. A te che leggi sembra di camminare con lui verso una montagna, bagnarsi di pioggia davanti a un lago, inzuppare i piedi nel fango.
Chiang Yee era un vero viaggiatore. Solitario, silenzioso, ma attento. Che sapeva viaggiare, ma soprattutto, sapeva guardare. ‘Una persona sensata trova un po’ di bellezza ovunque vada‘.