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Non storcete il naso che tanto, nel ricamo, ci siamo prima o poi incappate tutte. Anche le piu’ techno-geeks-iper-connesse, quelle che non vanno a dormire prima di aver dato la buonanotte all’iPad, in un momento o l’altro della loro vita hanno messo mano all’ago e hanno incominciato a ricamare.
Vuoi un bavaglino per il figlio appena nato, vuoi un quadretto per l’amica, il ricamo e’ una specie di evergreen trasversale, che come un filo invisibile attraversa le generazioni.
E allora, buone notizie per quelle che lo amano o per quelle che vorrei-ma-non-so-farlo: la Scuola Asolana di Antico Ricamo riapre i battenti dopo breve chiusura proprio per opera di una manciata di donne attivissime, manageriali e creative.

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Fondata alla fine dell’800 da Pen Browning, figlio del poeta Robert Browning (due uomini, evviva!) dopo anni di attivita’ la Scuola rischiava di chiudere. Ma un gruppo di appassionate le ha ridato nuova vita con l’intenzione di preservare l’enorme patrimonio ma anche di trovare utilizzi piu’ moderni. Non solo i tovagliati impegnatici, quindi, ma anche le ciabattine da viaggio, le sciarpe, la camicine da notte e qualunque altra cosa una cliente possa chiedere e desiderare, fatto su misura.
Tra l’altro Asolo e’ uno dei posti piu’ belli e romantici che si possano visitare (e infatti io l’ho scelta per il mio matrimonio e per il battesimo dei miei figli). Venne “regalata” come dono di nozze a Caterina Cornaro, regina di Cipro, che ne fece una piccola capitale della cultura. Amata da Eleonora Duse (che e’ sepolta nel piccolo cimitero), Gabriele D’Annunzio, Giosue’ Carducci, Arturo Toscanini e, piu’ recentemente, dalla viaggiatrice ed esploratrice inglese Freya Stark ospita rassegne e incontri culturali.