In questo momento alla National Gallery of Ireland di Dublino c’è in corso una piccola mostra su Sarah Purser, una delle artiste irlandesi più importanti vissuta a cavallo del Novecento, donna indipendente e influente nell’ambiente artistico irlandese della sua epoca.

La mostra, nella Hugh Lane Room, si chiama Private Worlds e raccoglie una quindicina dei suoi ritratti di donne.

Chi era Sarah Purser?

Sarah nacque nel 1848 poco fuori Dublino, una dei numerosi figli di un piccolo imprenditore di origini inglesi. A tredici anni venne mandata a studiare in un istituto religioso in Svizzera dove iniziò anche a dipingere. Dopo il fallimento lavorativo del padre, decise di dedicarsi alla pittura come carriera.

La sua figura è importante in Irlanda per il ruolo da lei avuto nello sviluppo delle arti e per le sue conquiste personali: mantenne infatti per tutta la sua vita un’importante e lucrativa carriera artistica, rendendola una donna indipendente e influente.

Si dedicò soprattutto ai ritratti, con uno stile personale e molto intimo: amici e conoscenti sono ripresi spesso in ambienti domestici caratterizzati da un’estetica molto personale e allo stesso tempo con un’attenzione alla pittura internazionale del tempo, in particolare al Realismo e all’Impressionismo.

Sarah Purser e la vita artistica

Studiò pittura sia a Dublino che a Parigi. Viaggiò da sola nel 1878 durante il suo primo soggiorno a Parigi per studiare all’Académie Julian. Qui conobbe molte donne straniere, arrivate anch’esse nella capitale francese superando le barriere culturali legate al loro essere donne per perseguire ciascuna la propria personale volontà di studio e ricerca di ispirazione. 

Da allora frequentò regolarmente Parigi e la sua scena artistica, venendo in contatto con molti artisti conosciuti del tempo, come Edgard Degas e Marthe Morisot.

Il suo studio, vicino al Gran Canal di Dublino, fu anche un salone, aperto a frequentazioni della scena artistica e cittadina.

Una donna indipendente

Portò avanti molte iniziative, fondando club artistici, esposizioni internazionali, officine artistiche come quella di The Tower of Glass, uno studio cooperativo specializzato nella creazione di vetrate per le chiese irlandesi.

Fu sempre indipendente dal punto di vista finanziario grazie alla sua attività artistica, ma anche grazie ad oculati investimenti finanziari, per esempio nella Guinness.

Finanziò artisti e istituì borse di studio sia al Trinity che allo University College per lo studio della storia dell’arte.

Si spese per la vita artistica irlandese e in molti casi fu la prima donna ad essere accolta in molti circoli:

  • partecipò alla creazione della Hugh Lane Municipal Gallery, convincendo il Governo a donare Charlemont House, ancor oggi sede del museo
  • fu la prima donna associata e poi membro effettivo della Royal Hibernian Society (la RHA è un’istituzione artistica irlandese)
  • fu la seconda donna a sedere nel Consiglio della National Gallery of Ireland

Morì a 95 anni a Dublino.