Quello che leggerai da qui a seguire (consigli compresi) riguarda un viaggio solitario effettuato nel mese di luglio, quando il clima a San Pietroburgo è gradevole. La città è situata ad una latitudine decisamente settentrionale e la temperatura in inverno oscilla tra i -5° e i -15°; questo comporta esigenze e abitudini quotidiane diverse da quelle presentate, cui di sicuro si adeguerà la “nostra” eventuale viaggiatrice, ma che non sempre trovano riscontro in queste schede.
di Maria Grazia Frilli
Prima di partire
1. Non occorre portare con sé i dollari, si fa tutto con l’euro, anche qualche affare (lecito, sempre). Il cambio è, in questo momento, piuttosto conveniente.
2. Fondamentale l’uso di una guida aggiornata. Non pensare di scoprire le cose per conto tuo, sarebbe una perdita di tempo e di energie.
3. Due libri: I racconti di Pietroburgo di Nikolaj V. Gogol e L’assedio di Helen Dunmore. Sarebbe meglio Delitto e Castigo di Dostoevskij, ma si comincia sempre dalla cosa più semplice.
4. Almeno due macchinette (elettriche) per le zanzare e una buona lozione di insettifugo. Un tormento che rischia di rovinarti il soggiorno.
Da non perdere
1. Il perimetro completo del centro commerciale Gostiny Dvor, un po’ dentro (negozi), un po’ fuori nei lunghi balconi coperti. Qui fermarsi sul lato della Prospettiva Nevsky e consumare qualcosa al tavolo.
2. Un giro alla libreria Dom Knigi, liberty di inizio secolo, splendida aldilà dei libri.
3. Palazzo Yusupov, dove morì avvelenato il monaco-stregone Rasputin. Dimora principesca da percorrere con audioguida in italiano compresa nel prezzo del biglietto.
4. I cortili all’interno dei caseggiati, passando attraverso l’accesso ad arco che si affaccia sulla via. Ci trovi auto arrugginite senza le ruote e bambini che ti guardano diffidenti, ma è uno spaccato urbano che merita di essere ricordato.
5. Il balletto russo: assistervi è un’esperienza bella anche per chi si considera disinteressato al genere. Acquista il biglietto al Teatro Mariinsky, all’Alexsandrinsky oppure al Konstantin Tatchkin.
Shopping
Non c’è moltissimo da comprare, anche se il fatto di possedere una moneta forte costituisce una continua tentazione. Ovunque ti sarà offerto qualcosa (ma nessuno ti assillerà): davanti ai musei o ai ristoranti, hotel o teatri. Perlopiù oggetti di souvenir, cimeli ante-perestroika, cappelli di pelo.
I tre grandi centri commerciali, Gostiny Dvor, Passazh e DTL hanno di tutto, griffes comprese, ma non costituiscono uno shopping curioso.
Di seguito qualche suggerimento sui generi di acquisto più interessanti.
• Occhiali. Gli ottici sono un po’ dappertutto ed espongono montature perlopiù di fattura italiana a prezzi molto convenienti.
• Goloserie. Il piano interrato del grande magazzino Passazh in Prospettiva Nevsky è una gioia per gli occhi. Si può fare la spesa oppure assaggiare in rassegna tutte le insalate russe di loro produzione.
• Calendari e riproduzioni fotografiche. Da Dom Knigi, che è soprattutto una libreria grande e affollata, ma al piano superiore è molto fornita di materiale illustrato sulla città.
• Quadri, acquerelli e grafica, nonché oggetti d’arte e pezzi unici di artigianato. Lo spazio è allestito presso il Museo d’Arte Decorativa e ne sono autori gli allievi ed ex allievi della scuola attigua.
• Souvenir classici. Matriyoshke, scacchiere, bambole, piccole porcellane da acquistare con un po’ di leale contrattazione al Mercato dei Souvenir, dietro la Chiesa del Salvatore sul Sangue oppure al Salon Stroganovskij, sulla Prospettiva, nel cortlle dell’omonimo palazzo.
Consigli
• Chiedere le informazioni alle signore, meglio se anziane: trovano il modo di aiutarti sempre, tanto non capiscono l’inglese esattamente come gli altri.
• Cedere al cirillico: se veramente sei sola e non in uno di quegli orribili viaggi organizzati, dovrai prima o poi fare i conti con le loro scritte. Anziché opporti, prova lentamente a studiare lettera per lettera: al terzo giorno qualche parola sarà patrimonio tuo.
• Attenzione ad attraversare la strada. Anche se il semaforo è verde, non muoverti prima di aver controllato che un missile a quattro ruote non stia puntando su di te.
• Sempre sulla destra nelle scale mobili della metro: sono talmente lunghe che i sorpassi risultano frequenti. Tenuto conto della pendenza, anche il più piccolo urto potrebbe farti cadere.
Da evitare
• Se possibile, i telefoni pubblici a gettone e a carta telefonica. Sono dei mangiasoldi (ammesso che si sia compreso come si usano, che non è impresa da poco).
• Le scarpe con il tacco. Le ragazze russe le portano con molta disinvoltura, ma tra avvallamenti, terriccio e pozzanghere, l’integrità delle caviglie italiane è ad alto rischio.
• La disattenzione nei confronti di portafoglio, borsetta o macchina fotografica. Fatti rapire dalle bellezze della città, ma non allentare la guardia sui tuoi beni: gli scippatori sono abili e, guardacaso, vanno sulla rotta dei turisti.
• Bere acqua di rubinetto (ghiaccio compreso). Vanno bene le bevande calde previa bollitura e la frutta e verdura crude che si sbucciano. E’ un problema di inquinamento delle condotte e capita di vedere le sedimentazioni anche ad occhio nudo.
San Pietroburgo e’ raccontata da Maria Grazia Frilli