salisburgo

La Roma tedesca, che deve il suo nome alla nascita dello stile romanico proprio qui, si raccoglie in una valle ricca e verdeggiante. Raffinata e vivace, elegante ma per nulla altezzosa, Salisburgo è un metronomo che sembra scandire un tempo eterno, sospeso tra valzer e rock. Una romantica passeggiata in angolo di Germania ai confini dell’Impero Asburgico.

di Roberta Avanzini

Muoversi

Il centro è raccolto tra due colline, il Mönchsberg ed il Kapuzinerberg, ed è in larga parte pedonale.
Sicuramente da sfruttare, in primavera ed in estate, la presenza di una fitta rete di piste ciclabili che corrono lungo la Salzach, attraverso boschi e dolci colline, fino al parco di Hellbrunn, castello famoso per il suo magnifico parco, dove oggi è ospitato lo Zoo, con giochi d’acqua e grotte artificiali.
Dormire

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Per tasche colme di talleri (e non certo quelli in cioccolato e marzapane…!) sicuramente d’obbligo un pernottamento al Radisson o al Bristol, hotel situati in splendidi palazzi di fine Settecento.
Se sei sulle orme di Sissi, particolarmente legata alle cavalcate in compagnia del cugino Ludwig II per questa regione, o di Caterina di Russia il tuo riposo sarà custodito dalla quiete dei dieci ettari di parco del Castello di Mönchstein, situato sui fianchi del Mönchsberg. Servizio principesco e costi favolosi!

Ma i Gasthof tradizionali, curati e particolarmente accoglienti sono presenti tanto in città, quanto nei quartieri immediatamente al di fuori del centro storico. Così come i Bed&Breakfast, fornitissimi di marmellata e ottimi yogurt. Che le piste ciclabili e i percorsi pedonali siano stati creati giusto per smaltire le generose colazioni?
Mangiare

Salisburgo risente della vicinanza e delle tradizioni Bavaresi. Pertanto si può bere ottima birra chiara, da accompagnare ai würstel bianchi, tipici di Monaco di Baviera. Ma se strappo alla dieta dev’essere, non indugiare e prova i Bretzel. Quelli che noi conosciamo come stuzzichini ‘Alsaziani’ qui sono soffici e abbondanti, nella tradizionale versione con gocce di sale grosso rigorosamente locale, al formaggio, al sesamo o al cioccolato. Ne troverai di ottimi nelle bancarelle del mercato fisso nella Kapitelplatz, ai piedi del Mönchsberg. Ti serviranno energie e brio se, indomita scalatrice, snobberai la funicolare e salirai a piedi alla Festung!
Assolutamente da non perdere un assaggio della pasticceria austriaca: Sacher Torte, Strudel di mele, Salzburger Nockerl (soufflé di uovo e zucchero cotto al forno) e, visto che sei nella sua città, i celebri Mozartkugeln, le “palle” di marzapane e cioccolato. Potrai gustarle sulla terrazza dell’antico Caffè Tomaselli, fondato nel 1703 e affacciato sul duomo, con chiosco retrò nella bella stagione, oppure al caratteristico caffè Glockenspiel (Torre del Carillon) e nei piccoli localini disseminati nella Getreidegasse o attorno al Castello di Mirabell.
Da vedere

Visitare Salisburgo per me equivale ad entrare in una di quelle boule, giocattoli ormai preistorici, dove, capovolgendo il paesaggio, scende la neve e tutto sembra incantato.
Abbandona la macchina e lasciati guidare tra i vicoletti con le insegne in ferro battuto. Il vecchio centro è piccolo e raccolto, e se socchiudi gli occhi, forse ti sembrerà di sentire ancora le carrozze cigolare sul selciato e di vedere ampi vestiti rifugiarsi nei portoni.
D’altronde ancora aleggia la musica di Mozart, scandita spesso dai rintocchi della Torre del Carillon (Glockenspiel), che suona dal 1702 alle 7, alle 11 ed alle 18, tutti i giorni la sequenza di brani esposta Torre del carillon sul lato nord-ovest della grande piazza.
Si può iniziare la visita salendo alla Festung di Hohensalzburg, situata sul Mönchsberg. Dalla Kapitelplatz parte la funicolare, ma benché piuttosto ripida, la salita a piedi è sicuramente molto più spettacolare (e utile se hai fatto colazione in pasticceria…).
La fortezza, il cui nucleo originario risale al XI secolo, è servita nei secoli per scopi difensivi, diventando all’occorrenza una cittadella autonoma. Progressivamente ampliata fino all’attuale cinta di bastioni settecenteschi, è rimasta in uso fino al 1861. Dalla terrazza si gode un panorama suggestivo sulla città, sia la     vecchia Altstadt, dove sono situati il Duomo, la Residenza vescovile, la casa natale di Mozart ed il Museo Carolino Augusteum, sia sulla parte nuova Neustadt, con il Castello di Mirabell ed il suo parco, il Landes Theater, il Teatro delle Marionette ed il Mozarteum.
Domplatz è uno spazio particolarmente scenografico, collegato da passaggi pedonali e grandi arcate alla Residenzpaltz e alla Kapitelplatz, si proponeva come ampio palcoscenico all’aperto per rappresentazioni teatrali.
La Residenz, imponente esempio di architettura barocca, era il palazzo in cui risiedevano i Vescovi-Principi regnanti ed incorpora la Torre del Carillon (Glockenspiel), che suona dal 1702 alle 7, alle 11 ed alle 18, tutti i giorni la sequenza di brani esposta sul lato nord-ovest della grande piazza.

Ampie finestre al termine di angusti vicoli, si aprono d’improvviso imponenti piazze. La casa natale di Mozart la Getreidegasse è una delle vie più pittoresche della città, con uno sciame di insegne in ferro battuto e al numero nove è situata la casa natale del più celebre dei cittadini salisburghesi, Mozart.
Superato il Nonntaler Brücke si giunge sulla sponda settentrionale della Salzach, ed attraversata la Piazza del Mercato si raggiungono i giardini del Castello di Mirabell, oggi sede degli Uffici del Borgomastro e del Museo di Arte Barocca, di cui l’intera città è esempio architettonico eccelso.
Una passeggiata lungo il Franz-Josefs-Kai è il rientro più romantico e suggestivo verso la città vecchia.
Must

• Il Teatro delle Marionette è un gioiello barocco di 350 posti in broccato, dalla dignità compita ed aristocratica propria dei Teatri di Corte ma con la particolarità di presentare opere liriche e sinfoniche, interpretate da… Marionette. In libretto trovi lo Schiaccianoci, Le Nozze di Figaro, Il Flauto Magico. Ma solo da gennaio a fine ottobre.
• La “casetta del flauto magico” (Zauberflötehäuschen), in cui Mozart amava ritirarsi per comporre, è stata ricostruita nel giardino del Mozarteum il Conservatorio musicale.
• Il grazioso Museo dei Giocattoli è invece racchiuso nell’ex-ospizio cittadino e ha una splendida collezione di bambole e casette d’epoca.
Fuori porta

Vicina a Monaco di Baviera, rinvio alla più ‘celebre’ guida!, Salisburgo è circondata da alcuni luoghi particolarmente suggestivi.
Abbarbicato tra le alpi bavaresi, si apre il Königsee, pittoresco laghetto dalle acque smeraldo e la candida chiesetta a ‘doppia-cipolla’. Per giungervi si passa dal paesino di Berchtesgaden, famoso centro minerario le cui saline erano note già in epoca celtica, e meritevoli di una visita, non fosse altro per il divertimento di vestirsi da minatori e lasciarsi scivolare lungo i ripidissimi scivoli in legno che conducono alle grotte sotterranee.
Lungo la strada per l’Obersalzberg si trova la funivia che porta al Khielstein, ad oltre 1800 metri di altezza, il Nido dell’Aquila regalato ad Hitler in occasione del suo 50° compleanno, con il suo ‘fantascientifico’ (per il tempo) ascensore scavato nella roccia e la vista mozzafiato sulle valli tirolesi.
Consigli

Alla periferia ovest della città si erge il Castello di Klessheim, residenza estiva dei principi-vescovi circondata da un ampio parco, trasformato oggi in Casinò.
Altri palazzi si trovano alla periferia sud, Anif, la cui architettura neogotica rispecchia il gusto del Romanticismo inglese benché la mura originarie siano medievali, ed Aigen, ora trasformato in suggestivo ristorante.
Ameno e spensierato, il Castello di Hellbrunn fu costruito nel XVI secolo dall’arcivescovo-principe Markus Sittikus, in onore dei fasti rinascimentali visti nei viaggi in Italia. Particolarmente interessante il giardino, con giochi d’acqua, tranquilli laghetti, il teatro idraulico e l’aranceto inondato di luce.
In questa regione da favola i castelli sembrano abbondare ed in territorio tedesco, ma ad una ventina di chilometri da Salisburgo, sorge uno dei sogni più arditi dell’imperatore Ludwig II, il Castello di Herrenchiemsee voluto quale identica, benché ridotta, riproduzione di Versailles, negli esterni quanto nelle maioliche e negli arredi. Costruito sull’isola al centro del lago ha ampi giardini e offre lunghe passeggiate nel verde.
Sconsigli

Turista avvisato, turista salvato: ricorda che tra dicembre e marzo le temperature non scherzano affatto! Ma il calore della gente e degli ambienti ti regaleranno sicuramente un disteso tepore.

Salisburgo e’ raccontata da Roberta Avanzini