Quando ho iniziato seriamente a interessarmi alla fotografia e collezionare qualcosa, ho ricevuto in regalo questa foto di Ruth Orkin, della quale non sapevo niente.

Adesso so che è nata a Boston e ha ricevuto in regalo la sua prima macchina fotografica quando aveva 10 anni. A 12 già stampava le sue foto in camera oscura. Volendo lavorare nel mondo del cinema, si è trasferita a Los Angeles ed ha iniziato a lavorare per la MGM come “galoppina”. Voleva fare la regista, ma ha mollato quando si è accorta che il sindacato non accettava donne nei suoi ranghi. Si è trasferita a New York ed è diventata foto-giornalista freelance.

La foto che l’ha resa celebre è An American Girl in Italy, del 1951. Rappresenta una ragazza che passa per una strada di Firenze e gli uomini, con tipico atteggiamento italiano, si voltano per guardarla. La foto fa parte di una serie che si intitola “Don’t be afraid to travel alone”.

Ruth Orkin: american-girl-in-italy

Ruth stessa, a 17 anni, è partita da Los Angeles in bicicletta per arrivare a New York a fare foto nel frattempo. Quanto a viaggiare da sola non era certo un suo problema.

Nel corso della sua carriera ha poi insegnato fotografia all’International Centre of Photography e ha ritratto attrici e attori di Hollywood.

Tutto questo preambolo per dire che dal 18 dicembre 2021 al 2 maggio 2022, a Bassano del Grappa, al Museo Civico, ci sarà la unica mostra personale dedicata a Ruth Orkin, nata nel 1921 e della quale si celebra quindi il centenario della nascita Poi, per vederla, si dovrà andare a Cascais in Portogallo o a San Sebastian in Spagna. Posti belli, ma un pochino più scomodi di Bassano. Quindi ne approfitterei.

Anche perché Ruth Orkin è una leggenda della fotografia, ma una leggenda sorridente. le sue foto sono piene di leggerezza, ritraggono un mondo che non soffre e che non piange, un mondo curioso e nel quale è piacevole vivere.

La figlia scrive di lei: “My mother, Ruth Orkin, had many loves. Photography and travel were two of them“. Potevo non innamorarmi di lei?