Benvenuta nella capitale. Qualunque cosa tu sia venuta a fare, sei nella caput mundi, nella città della dolce vita, del governo, di cinecittà, dello spettacolo, delle borgate, di Trastevere e dei trasteverini, ma anche dei Parioli e dei pariolini, del Colosseo, dei romani con e senza la “r” maiuscola.
Sei in buona compagnia: qualche milione di donne come te ogni anno la visitano con tutti i mezzi e in tutti i modi; scendendo negli alberghi di lusso o girando con lo zaino sulle spalle. Oppure a bordo di una vespa (ricordi “Vacanze romane”?). Se sei alla ricerca del tuo Gregory Peck o se non vedi l’ora di fare il bagno nella fontana di Trevi, se vuoi scalare Trinità dei Monti o le vette del successo nel cinema, sei nel posto giusto. Buon viaggio.

di Maria Sole Pantanella e Marilena d’Asdia
con la collaborazione di Beatrice Biondi, Francesca Tripodi e Daniela de Rosa

Muoversi

A Roma muoversi da una parte all’altra della città non è un’impresa delle più semplici. Traffico, orari piuttosto improvvisati dei mezzi pubblici costringono spesso a delle lunghe attese. Sarà per questo che i romani sono spesso in ritardo? Nel dubbio, arriva preparata consultando due siti di riferimento: www.atac.roma.it è il sito dell’azienda di trasporto municipale, che offre informazioni giornaliere e settimanali di trasporto integrato e una simpatica più che utile forma di gemellaggio con l’azienda di trasporto pubblico parigina. Al suo interno c’è la mappa di tutto il trasporto romano, centrale e periferico, il che vuol dire anche una mappa stradale dettagliata (in formato pdf) della città.
Se l’autobus non ti sfagiola, puoi sempre prendere il taxi. Ma ricorda: un giorno di pioggia, un avvenimento importante, una partita di calcio rendono la ricerca di un taxi un impresa degna di Indiana Jones.
Molto meglio, allora, noleggiare uno scooter. Roma si presta a questo mezzo di trasporto (ricordi Nanni Moretti?) e di noleggiatori è pieno il centro. Uno su tutti: Roma in scooter, corso Vittorio Emanuele II 24, tel 06 6876922.

Dormire
Il passare del tempo sembra non riguardare la capitale romana, che rimane lì, immobile negli anni, sempre magnifica ed ospitale nei confronti dei suoi visitatori.

Mangiare

Primo
via del Pigneto 46
tel 06 7013827

Piacevolissima trattoria a meta’ tra il rustico e lo chic, in una zona che fino a poco tempo fa sarebbe stata frequentata dagli sbandati dei film di Pasolini e ora e’ una delle zone piu’ trendu della citta’. Prezzi medi.

Roscioli
via dei Giubbonari 21
tel 06 6875287

Un salumeria con cucina, a due passi da Campo de’ Fiori, con pochi tavolini (meglio prenotare) ma piatti assolutamente gustosi e ambiente divertente. Un must per il pranzo. Chiuso la domenica.

Emporio by Palatium
via Frattina 94
tel 06 69202132

Una enoteca con ottime bottiglie e piatti della cucina romana rivisitati.

Boccone
piazza di Pietra 35
tel 06 6990799

Sottotitolo: panini as you like. Scegli il pane e il companatico, tra una vasta scelta, e il panino nasce sotto i tuoi occhi. Non esattamente un posto economico, ma e’ perfetto per un panino con vista (sui resti del Tempio di Adriano).

Supper Club
via de’ Nari 14

Il primo e più famoso di questi ristoranti si trova ad Amsterdam. Costruito sull’antico sito delle terme di Agrippa, è uno spazo dedicato alla creatività, caratterizzato dalla combinazione di cucina e arte con suoni, luci e immagini. Un viaggio che inizia fin dall’istante in cui le “Porte du Ciel” si aprono, si attraversano le sale affrescate per accomodarsi sugli ampi divani bianchi che rendono calda l’accoglienza. Togliti le scarpe, accomodati e mangia insieme a commensali occasionali una cena sempre diversa a sorpresa. Un viaggio multisensoriale tra cibo, performances, musica.

Non Solo Bevi
piazza di Pietra 64
tel 06 6794519

Come dice il nome, mangi anche (qualche piattino o sandwich) in questo localino centralissimo e piacevole, frequentato dalla jeunesse romana.

Riparte Cafè
via degli Orti di Trastevere 3
tel 06 5861816

A Trastevere è, allo stesso tempo, una galleria, un ristorante e un locale notturno. Ora anche palestra trendy con metodo pilates. Tutto in uno.

Mangiamoci
via di San Sebastianello, 6/a
tel 06 6780546

Coloratissimo, molto high-tech e molto centrale, a due passi da piazza di Spagna, aperto per l’aperitivo, il lunch o il brunch, la cena e il dopocena. Insalate, pizze ma anche piatti raffinati, come il petto d’anatra scaloppato con salsa di more o il coscio di prosciutto fresco agli aromi con salsa di mele.

Lola
tel 335 83551211

Il primo drag restaurant d’Italia, aperto da Vladimir Lussuria, il vip dei travestiti. Si cena tra piume di struzzo, seni siliconati e paillettes, ma solo al giovedì. E, garantisce Vladimir, per non finire nel ghetto l’ingresso è aperto a tutti, bambini, famiglie, donne sole. I piatti? Provocatori, come da copione: Finocchiona, Osso Buco e via così. Non molto chic. Ma ai fornelli ci sono fior di chef.

Uno e Bino
via degli Equi 58
tel 06 4460702

Bottiglieria e ristorante “di sinistra”. Dietro l’aria da osteria, ci sono contenuti saporiti. Frequentazione a base di intellettuali e girotondini (ammesso che ne esistano ancora).

Il Posto delle Fragole
via Botta 51
tel 06 7824868

Ristorante scandinavo dove, se sei stufa dell’amatriciana, ti puoi consolare con aringhe, polpette svedesi e acquavite.

Shopping

My cup of Tea
via del Babuino 65
tel 06 32651061

Uno showroom in un interno centralissimo dove trovi abitini, gioielli, oggetti. Il solo spazio vale la pena. Ma attenzione agli orari (chiude alle 18 ed e’ meglio telefonare per controllare).

Abitart
via della Croce 46
tel 06 69924077

Una stilista pazzerella che ama l’eccentrico e l’asimmetrico. Commesse spiritose e una montagna di colori: se ami vestire in modo anticonvenzionale, eccoti il posto. Eccessivo? Non è detto: basta accontentarsi di un golfino, una giacca, un pantalone da abbinare con qualcosa di molto serio… Figurone assicurato.

Rigasù
via Nomentana 135
tel 06 44202414

Non è in pieno centro, non è nelle vie dello shopping ma ha delle cose (giacche, cappotti, magliette, gonne, borsette di stoffa) molto, ma molto carine e, soprattutto, a prezzi “romani”, cioè interessanti per chi al nord è abituato purtroppo a ben altro. Oltretutto le commesse sono gentili e disponibili.

Empresa
via dei Giubbonari 101
tel 06 45434896

Abiti, cappotti, sciarpe in stile urban. Gradevole.

104 Pandemonium
via dei Giubbonari 104
tel 06 6868061

Abiti minimal di firme trendy come Malloni e altre. Prezzi molto interessanti e commesse che sanno il fatto loro>

Fabio Piccioni
via del Boschetto 148
tel 06 4741697

Bigiotteria artigianale, bijoux d’epoca e gioiellini nuovi fatti con pezzi antichi e vecchiotti. Per pochi euro ti porti a casa orecchini di madreperla o spilline di strass niente male.

Mel Bookstore

via Nazionale 254
tel 06 4885405

Vicino alla rinnovata e stupenda piazza Esedra/della Repubblica, è sviluppata in tre piani; il piano sotto ricco di libri al 50% di sconto, il piano di sopra dedicato all’arte e nel quale trova spazio un bar gastronomia dove frequenti sono le presentazioni di libri, piano terra  immenso: ricco di posti a sedere, c’è una sezione dedicata alla vendita di cd musicali, un’altra ai viaggi (intorno alle scalette in stile neoclassico) e una stanza a parte per l’informatica. C’è anche il bagno per i clienti, basta chiedere le chiavi alle commesse (ed è pulito!). Inoltre, è indubitabilmente una delle librerie più eleganti, ricche e frequentate di Roma.

Bibli
via dei Fienaroli, 28
tel 06 5884097

Italian Brunch. Ambiente minimalista. Computer per collegarsi a internet, biblioteca e maxischermo. Ci si va per le presentazione dei libri, ma anche per bere un caffé (c’è una buona caffetteria all’interno con piccolo patio).

Libreria del Viaggiatore
via del Pellegrino, 78
tel 06 68801048

Il nome dice tutto: trovi guide, carte, mappe e tutto quello che può servire quando c’è da fare le valigie, anche se solo con lo spirito e la mente.

Tad Concept Store
via del babuino 155a
tel 06 326951

Un posto carino trendy, molto milanese (un genere nuovo a Roma), diviso in reparti: musiche etniche e compilation new age, una zona scarpe belle e carissime, al centro e al piano di sopra, oggettistica con cuscini di seta, fontane in ardesia piatti e bicchierini giapponesi. Poi un reparto stoffe e defilati un bar ristorantino sia interno che in un cortiletto coperto, adatto per un brunch. E non solo: sempre all’interno c’è un parrucchiere, molto amato dalle attrici.

I mercatini

Dove andavano a fare shopping le belle cortigiane romane del Rinascimento? E le grandi dame, invece? Le popolane? Le prime, e ancor di più le seconde, si facevano confezionare qualsiasi genere di indumento da raffinati sarti, i quali a loro volta si rifornivano di tessuti preziosi provenienti dall’oriente nei mercati rionali della capitale, mentre per le altre andava bene ciò che si riusciva a rimediare nei mercatini dell’usato di seconda o terza mano.
Cosa propone oggi la città eterna? Ci sono ancora delle differenze di classe che si rispecchiano anche nei luoghi dello shopping? Sicuramente, ed anche nella cerchia degli estimatori del vintage e del bric a brac, c’è mercato e mercato…
Il primo e più famoso di tutti è Porta Portese, nella zona di Trastevere. Molto grande, allegramente confusionario e variopinto, attira la domenica mattina una folla di persone eterogenee. Tra una bancarella e l’altra si vedono “bazzicare” strani ragazzi con qualche piercing e tagli alla moda: sono i coolhunters romani che collaborano a programmi televisivi e riviste fashion; per loro i banchi doc sono quelli degli svuotatori di cantine dove si trova, tra tanti oggetti inutili, il pezzo unico: basta avere la pazienza e il gusto di rovistare per ore…
Gli altri protagonisti della domenica trasteverina sono gli abitanti della zona e i cultori del posto che qui sanno muoversi con discernimento tra i banchi che vendono il miglior cachemire a quelli d’antiquariato a prezzi vantaggiosi per poi passare ad avventure esotiche nell’ala dei cinesi e giapponesi per acquistare spaghetti di soia confezione maxi o narghilè.
Ultimamente si sta espandendo l’area del mercato dedicata a prodotti tipici dell’artigianato russo come le uova di vetro coloratissime. Notevole anche l’artigianato nostrano, il banco delle borse fatte solo con le cravatte e i banchi con prodotti alimentari tipici laziali e calabresi. Un po’ di tutto, insomma, e per tutte le tasche.
La grande offerta di Porta Portese non eclissa però gli altri mercati minori, frequentati da una clientela affezionata e selezionata. L’organizzazione “Le Sorelle”, ad esempio, allestisce ormai da sette anni, mercatini in alberghi di lusso come il parco del Principi, l’hotel Tiberio e il Beverly Hills, tutti in quartieri storici e molto chic. Si tratta di veri e propri eventi di stile dai nomi seducenti come “Il Paradiso delle Signore” o “Old&Fashion” che attirano ogni domenica dalle 10 del mattino sino alle 19.30 una clientela selezionata e borghese. Tra abiti vintage, artigianato creativo e preziosi si muovono ragazze bon ton alla ricerca dell’accessorio inedito dal gusto vagamente retrò: qui si trovano stock di marchi passati e accessori da collezione come bottoni e spille. L’eleganza è garantita. Anche gli appassionati di antiquariato si danno appuntamento dalle Sorelle, dove sono esposti mobili dal 700 al decò ed anche un vasto assortimento di libri antichi.
A metà tra il caos di Porta Portese e l’eleganza delle Sorelle c’è Borghetto Flaminio, famoso in passato per essere il luogo prescelto dalle ricche signore romane per esporre e vendere il loro guardaroba della stagione passata. Da allora le cose sono un po’ cambiate ma si possono ancora trovare prodotti di qualità senza rinunciare al gusto dello spulcio. Ora sono i ragazzi a farla da padroni, che vendono artigianato creativo e vestiti usati ma ancora trendy. Anche Borghetto, dopo essere stato elevato per un periodo a luogo fashion della capitale è diventato poi un classico, con un’unica variante rispetto agli altri mercatini: il biglietto all’ingresso!

(Francesca Tripodi)

Parchi e giardini

Villa Doria Pamphili (già Bel Respiro)
Situata nella parte ovest, con i suoi 180 ettari è uno dei polmoni verdi della città. Aperta al pubblico tra il 1966 ed il 1971 comprende alcuni edifici storici e un laghetto artificiale; divisa in due da una strada, è stata recentemente riunita con un ponte pedonale.
Colline, pinete e cespugli fioriti ne fanno un angolo di paradiso nel caos e smog della capitale; è di questi giorni l’istituzione al suo interno di un punto attrezzato con bagni e docce, a uso gratuito, per chi fa sport .
Vi si accede da vari punti: l’ingresso principale è in Via Porta S.Pancrazio mentre su Via Leone XIII, dove transita il bus 791, ci sono 4 entrate, poi ci sono quelli di Via della Nocetta, via Aurelia e Via Vitellia. Normalmente l’orario di apertura è dall’alba al tramonto ma negli ultimi anni nel corso delle manifestazioni dell’”Estate Romana”, da giugno a settembre, è possibile assistere a diversi spettacoli al suo interno, in una cornice suggestiva e fresca. Per informazioni è possibile rivolgersi all’Azienda di Promozione Turistica di Roma: Via Parigi 11, tel 06 488991

Villa Ada
Giardino esteso situato nella zona nord, ha al suo interno un laghetto artificiale, percorsi per la corsa e una pista di pattinaggio. Similmente a Villa Pamphili presenta un paesaggio variegato, pinete, boschetti e ampi prati nonché aree preposte, d’estate, a manifestazioni culturali; da vari anni ospita infatti l’evento “Roma incontra il mondo” con concerti di artisti internazionali del calibro di Cesaria Evora e Jan Garbarek. Ha tre entrate su via Salaria e una su Ponte Salario, raggiungibile con i bus 319/57/56/391/235/135/342/168.
Per informazioni è possibile rivolgersi all’Azienda di Promozione Turistica di Roma: Via Parigi 11, tel 06 488991

Il Gianicolo
Più che un giardino è un simbolo per Roma, come piazzale Michelangelo a Firenze. Vi si gode uno dei più bei panorami della città e nel corso della sua storia, iniziata in età arcaica come luogo di culto del dio Giano, da cui si dice discenda il suo nome, è stato teatro di battaglie e persino set cinematografico. Da uno dei suoi muraglioni, vicinissimo al carcere di Regina Coeli, i detenuti da sempre comunicano con amici e parenti, sebbene oggi i rumori della città rendano la conversazione più difficile.
Interamente percorso da una strada suggestiva, collega la zona di Monteverde al Vaticano, tra le enormi statue di Garibaldi, di sua moglie Anita e i busti dei suoi garibaldini.
Vi trova spazio anche un anfiteatro, l’ “Anfiteatro della Quercia del Tasso”, costruito nel ‘600 e tuttora sede, durante la stagione estiva, di spettacoli classici. La secolare quercia da cui prende il nome si dice abbia offerto spesso riparo a Torquato Tasso ai tempi della pubblicazione della “Gerusalemme Liberata”.
Nella parte alta, in piazzale Garibaldi appunto, si trova il Teatrino di Pulcinella, un divertente spettacolo di burattini, ormai immagine inusuale nelle nostre metropoli; lo spettacolo ha luogo ogni giorno tra le 16.00 e le 19.00 mentre la domenica tra le 10.30 e le 13.00. (gli orari sono indicativi).
Un’altra piccola curiosità: dal 1904, da una piccola terrazza proprio sotto il piazzale, ogni giorno alle 12 tre soldati caricano un obice a salve e sparano un colpo, dando vita a un inusuale “segnale orario”, ormai tradizione per ogni romano. L’origine di tale evento è da ricondursi al volere di Papa Pio IX, che per evitare ogni confusione di orario ai tempi in cui gli orologi erano ancora un lusso, nel 1846 istituì tale servizio, che venne officiato prima dalle Torri di Castel S.Angelo, poi da Monte Mario fino a giungere al Granicolo. La tradizione non è stata mai interrotta, tranne che negli anni della seconda guerra mondiale. Assolutamente da non perdere.
Ci si arriva con il bus 870.

Orto Botanico
In una posizione stupenda, alle pendici del Granicolo, sorge l’Orto Botanico di Roma che fin dal 1883 è meta per studiosi e amanti della natura. Al suo interno è possibile seguire sia percorsi tematici, con guide dettagliate distribuite all’ingresso, sia passeggiare senza meta, assaporando colori e odori delle numerosissime specie vegetali raccolte e armoniosamente distribuite.
Vi trovano spazio anche una Serra Tropicale e un laghetto con piante e fiori acquatici.
L’accesso, a pagamento, è in largo Cristina di Svezia 24.
Per informazioni sugli orari di apertura, diversi a seconda delle stagioni, telefonare allo 06 6832300 o rivolgersi all’ all’Azienda di Promozione Turistica di Roma tel.06 488991. E’ possibile prenotare visite guidate.

Villa Borghese
Villa tra le più raffinate del 1600, voluta dal cardinale Scipione Borghese, fu ceduta allo stato italiano nel 1901 e al comune di Roma nel 1903. Al suo interno trovano posto numerosi edifici come il Casino Borghese, oggi sede del Museo e della Galleria omonimi e al cui interno sono conservate diverse opere berniniane, il Casino della Meridiana e l’Uccelliera. C’è anche un lago artificiale, con un’isoletta su cui sorge un tempietto in stile ionico eretto alla fine del secolo XVIII° e dedicato a Esculapio, dio della medicina. Il luogo più noto è forse piazza di Siena, da sempre sede di manifestazioni a cavallo come la Nations Cup Super League.
Gli accessi sono vari: da Piazzale Flaminio, viale delle Belle Arti e porta Pinciana nonché dai giardini del Pincio, collegati da un moderno cavalcavia e sovrastanti piazza del Popolo, da cui si può ammirare un altro panorama con San Pietro sullo sfondo. La villa ospita anche il Bioparco (già Giardino Zoologico) istituito nel lontano 1911.
Per prenotare una visita alla Galleria Borghese telefonare allo 06 328101

Villa Torlonia
Aperta al pubblico dopo l’acquisto da parte del Comune nel 1978 la villa nasce verso la fine del XVIII° secolo quando il principe Giovanni Torlonia acquistò una tenuta con un casale dalla famiglia Colonna. Tra il 1802 e il 1806 Valadier viene incaricato di eseguire i lavori di ristrutturazione dell’edificio e contemporaneamente viene progettato il parco. Nel corso degli anni sono numerosi gli edifici eretti che hanno arricchito il suo interno, fra tutti forse il più singolare è “La Casina delle Civette”.* Anche qui numerose iniziative durante l’Estate Romana. Una serie di importanti restauri sono stati avviati nel 2002 per far tornare la villa agli splendori originari. L’accesso è su via Nomentana, dove transita il bus 36 che parte dalla stazione Termini. Apertura dall’alba al tramonto salvo programmazioni serali.

Villa Celimontana
Nata verso la fine del ‘500 per volontà di Ciriaco Mattei, la villa sorge vicino al Palatino, uno dei sette colli di Roma, e le Terme di Caracalla. L’edificio principale della villa, oggi sede della Società Geografica Italiana, è ornato da affreschi del XVII° secolo e da preziosi mosaici romani rinvenuti nella zona. Nel corso degli anni, dalla sua istituzione, il giardino è stato arricchito di viali e aiuole secondo il gusto barocco.
Dopo il 1918 la villa è divenuta proprietà dello Stato Italiano e nel 1926 del Comune di Roma. Al suo interno oggi c’è anche un ampia zona dedicata ai bambini e, come altre ville a Roma, nel corso dell’estate ospita un evento culturale, e precisamente la manifestazione “Jazz & Image”, vetrina per star di fama internazionale.
Aperta dalle 7.00 al tramonto vi si accede da piazzale SS. Giovanni e Paolo.

Parco Savello o “Giardino degli Aranci”
Passeggiando sul lungotevere Aventino si incontra sulla destra il Clivo di Rocca Savelli, una pittoresca scalinata che consente di giungere direttamente nel piccolo giardino che si trova nel luogo dove, nel Medioevo, sorgeva la fortezza della famiglia Savelli. Il parco è più noto come “Giardino degli Aranci”, una piccola terrazza fiorita, in una posizione suggestiva, tra il silenzio, il vento e il profumo degli aranci, soprattutto in inverno. La vista sul quartiere di Trastevere, l’Isola Tiberina, il profilo delle cupole del centro storico, della collina del Gianicolo e del Monte Mario rendono questo parco uno dei luoghi più affascinanti della capitale. Il parco è delimitato da antiche mura e sovrasta il Tevere proprio nel punto in cui sorgeva il porto maggiore della città romana.
Le piante di agrumi che lo caratterizzano furono collocate qui nel 1932 in ricordo dell’arancio spagnolo portato a Roma da San Domenico, nel 1220. Quest’albero, secondo la tradizione il primo piantato in Italia, è ancora miracolosamente esistente nel giardino del monastero di Santa Sabina e si può vedere tramite un foro aperto nel muro del portico della chiesa, struttura che vale bene una visita.
Al termine di via di Santa Sabina, scendendo verso il Circo Massimo, si trova il Roseto Comunale, aperto dal 16 maggio al 30 giugno dalle 8.00 alle 20.30. Per informazioni 06 5746810 oppure www.comune.roma.it/Rose/Roseto.htm

Roma formato famiglia

Ecco qui tutti i consigli per visitare la capitale con i figli.

Archeologia

Alle vere appassionate di archeologia consiglio prima di tutto una buona guida; quelle della Laterza sono ottime. Se invece hai deciso per un approccio soft una guida comune va benissimo. Nella bella stagione consiglio di evitare i musei, sempre troppo affollati, grandi e pieni di reperti; richiedono ore per una visita completa e sono adatti a chi ha molto tempo.
Direi di cominciare con un giro panoramico: per chi vuole farsi in poco tempo un’idea dei tesori archeologici dell’Appia Antica ma non dispone di una macchina suggerisco l’Archeobus, un bus che può portare fino a quindici persone e che parte da piazza Venezia (lato piazza S. Marco) ogni giorno, ogni ora dalle 9.00 fino alle 17.00 (info: 06 46952343). Non c’è bisogno di prenotazione, basta arrivare un po’ prima e mettersi in fila. Il bus fa quindici fermate tra Piazza Venezia e la villa dei Quintilii sull’Appia Antica, secondo un percorso che potrai seguire sulla mappa che ti sarà consegnata alla partenza. Ad ogni fermata puoi decidere se scendere o se continuare il percorso, durante il quale una fanciulla ti darà in italiano e in lingue straniere le spiegazioni essenziali. Se decidi di scendere, potrai riprendere un altro archeobus alla stessa fermata o a una successiva a tuo piacimento, altrimenti puoi restare seduta godendoti l’aria condizionata (o il riscaldamento) e scegliendo con calma quali monumenti visitare nei giorni successivi. Il bus è del tipo panoramico, procede a una velocità non troppo sostenuta e consente di guardarsi intorno. Il giro dura circa due ore e costa circa 8 euro (info dalle 10 alle 15 dal lunedì alla domenica). Le più sportive possono invece affittare sull’Appia una bicicletta, ma è meglio fare il giro in compagnia. Consiglio vivamente la prima fermata, per le più romantiche e le amanti del cinema, S. Maria in Cosmedin e la Bocca della Verità, dove Gregory Peck e Audrey Hepburn girarono una indimenticabile scena di “Vacanze Romane”; l’ultima, la Villa dei Quintilii, per le amanti della storia è un sito scavato di recente, c’è un antiquarium e la storia del luogo è affascinante. Tra le fermate intermedie le Terme di Caracalla, il Circo Massimo, catacombe, ipogei pagani, il Circo di Massenzio ti lasceranno senza fiato. Una sosta gastronomica in uno dei tanti ristoranti sull’Appia ti aiuterà a riprenderti.
Più riposante la visita al Pantheon; il tempio così come lo vedi risale ai tempi di Adriano (117-138 d.C.) ma la sua storia è ancora più antica. All’interno ammirerai la mille sfumature dei marmi originali, rossi, verdi e gialli. Potrai sostare in uno dei bar all’aperto godendoti la piazza dove Sartre e Simone de Beauvoir amavano passeggiare per prendere un caffè al Caffè S. Eustachio. Nella vicina Piazza di S. Maria sopra Minerva sorgeva il tempio di Iside dove Apuleio di Madaura fu iniziato ai misteri delle divinità egizie. Un piedone di statua rimasto in via di Piè di marmo ti darà l’idea della grandiosità di questo edificio scomparso. Al tramonto tornate a Piazza Venezia, fatti forza e sali su per la scala che porta al Campidoglio; dal belvedere che si affaccia sul Foro romano godrai la vista più romantica di Roma; se vuoi riposare siedi sui gradini dello scalone ma non scendere nei giardinetti del Campidoglio, piuttosto mal frequentati.
Se invece ti va di lasciare la città, vai a visitare gli scavi di Ostia antica; è un sito sorprendente, che non ha nulla da invidiare a Pompei. Chiuso il lunedì come quasi tutti i siti e i musei, si raggiunge con la metro B fino a Piramide e poi con un trenino, che in 30 minuti ti porta agli scavi, fermata Ostia antica. Puoi prendere anche un battello partendo da Roma e raggiungere Ostia attraverso il Tevere. Telefona in Soprintendenza per tutte le info (06 56358099) e già che ci sei chiedi una visita speciale ai mitrei della città. Sono piccoli santuari sotterranei, dedicati al dio iranico Mithra, molto particolari. All’interno degli scavi c’è un museo, un book shop, un self service (caro) una toilette. L’acqua delle fontanelle è potabile, i pic nic sono proibiti. Se vieni in estate e hai la macchina, informati degli spettacoli allestiti la sera nel teatro della città, sempre suggestivi. Buon viaggio.

Consigli

Vai in piazza S. Anselmo, sull’Aventino e cerca il portone dell’Ordine dei Cavalieri di Malta; metti l’occhio nel buco della serratura (nessun problema, lo fanno tutti) e… buona visione.

Sconsigli

• Il traffico a Roma può essere pazzesco. Ricordatelo, se pensi di andare in zone “calde”, soprattutto il sabato sera.

• Trovare un taxi a Roma non è facile come a New York o a Londra. Tieni a portata di mano il numero del tuo radiotaxi di fiducia e chiama con un buon quarto d’ora di anticipo.

Roma e’ raccontata da Maria Sole Pantanella e Marilena d’Asdia
con la collaborazione di Beatrice Biondi e Francesca Tripodi e Daniela de Rosa