Qui lo devo confessare: non sono mai stata al Vittoriale, perché ho una profonda antipatia per D’Annunzio. Me l’hanno detto in tanti, che è un posto bellissimo. Eppure non mi decido. Ma questa forzata inattività potrebbe convincermi. Il Parco del Vittoriale, di quasi 10 ettari, riapre. Essendo grandissimo il distanziamento sociale non sarà un problema, le misure di sanificazione saranno messe in atto con scrupolo e, visto che le finanze sono così così, il biglietto d’ingresso al Parco è a prezzo ridotto, da 10 a 8 euro, con un’ulteriore riduzione a 7 per le famiglie, i ragazzi dai 7 ai 18 anni e gli over 65.

Sarà possibile salire sulla Nave Puglia e sul Mausoleo, dal quale si domina il lago di Garda, visitare l’Arengo, i Giardini segreti, le Limonaie, il Canile, le due Vallette con il Rio dell’Acqua pazza e il Rio dell’Acqua cheta, il Giardino della Vittoria, il Laghetto del Cigno e quello delle Danze, a forma di violino, la Fontana del Delfino, il museo all’aperto “L’automobile è femmina”, con le magnifiche auto appartenute a Gabriele d’Annunzio, l’Isotta Fraschini “Papessa” e l’Alfa Romeo “Soffio di Satana”.

Inoltre sarà possibile vedere le opere di arte contemporanea di artisti come Mimmo Paladino, Federico Severino, Mario Botta, Italo Rota, Velasco Vitali (ho seguito le sue bellissime dirette su instagram durante l’isolamento)tanto per citarne alcuni. E le rose, le tante rose (oltre a quella di D’Annunzio, che mi è antipatico ma di rose ne sapeva).
La biglietteria sarà aperta, ma distanziamoci anche dalla biglietteria utilizzando l’acquisto on line al sito www.vittoriale.it.