Già dall’intervista si capisce che sa il fatto suo: si è pettinata e truccata come una diva anni ’50, ha scelto il rossetto giusto, ha posizionato le luci corrette, si è preparata a puntino. D’altra parte, Paola 42 anni, torinese ma trapiantata a Milano, non è fotografa e posing coach per niente.

Da anni fa foto-evento, invitando le sue clienti a giocare con abiti, cappelli e trucco. E a posare davanti alla macchina fotografica.

“Più che scattare foto, interagisco”, spiega Paola. “Faccio foto di vario genere alle persone. Anche ritratti per insegnare ai soggetti a valorizzarsi di fronte all’obiettivo fotografico. Racconto quello che la fotocamera vede e spiego in modo semplice come si può migliorare. Mi è capitato di fare foto a persone famose e aiutarle a esprimere al meglio la loro personalità. Avevo pochi minuti per scattare e, per sciogliere il ghiaccio, offrivo loro alcune dritte per risultare piacevoli in fotografia e adottare le pose che rendessero loro giustizia”. In questo modo riusciva a ottenere quel quid nello sguardo che era il valore aggiunto.

La foto editor di un giornale si è accorta di questa capacità innata di Paola e ha pensato di sfruttarla. A lei venivano commissionati ritratti ‘difficili’, di persone che non erano a proprio agio davanti alla camera, famose e non.
Dopo qualche anno di questa palestra, Paola ha aperto la sua agenzia – che ironicamente si chiama Pois Gras perché allude all’amore per il vintage e alla sua taglia non proprio da grissino – e ha cominciato a lavorare molto sulle pose.
Durante la pandemia, a luci dello studio spente, ha scoperto che nessuno aveva più bisogno di un ritratto fotografico ma tutti, improvvisamente, dovevano mostrarsi al meglio al capo, ai clienti, agli amici e agli amori via zoom.
“Le persone vorrebbero vedersi belle in foto o davanti a una telecamera, fosse anche quella del computer. E quando una persona si vede bella, si sente meglio. Quindi ho pensato di creare un video corso per mettere in luce la propria faccia migliore, indirizzato a chi ha voglia di imparare le pose giuste ma anche ai professionisti che sono più esposti, perché fanno conferenze, incontri o altro”.
La macchina fotografica non è un occhio umano e ti vede in modo diverso. Ci sono regole ottiche da seguire. Che valgono per la foto ma anche per la videochiamata. E visto che le videochiamate sono diventate così popolari che probabilmente continueranno abbondanti anche dopo il Covid-19, un video-corso per tirare fuori la faccia migliore può risultare utile.

“Partendo da tutti gli errori che ho visto in questo periodo, ho preparato un video corso gratuito, in cui insegno a posare. La faccia da fotografia dovremmo averla tutti, perché con i social siamo sempre sotto l’obiettivo di qualcuno. Non tutti ce l’hanno di natura. Ma si può imparare”.