Per una che delle passeggiate, dello storytelling, dei tour alla scoperta di Milano ha fatto una professione di vita, stare chiusi in casa non è un granché.

Paola, 37 anni, brianzola doc, era abituata a portare la gente sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele, raccontare la meraviglia della Torre Branca, far scoprire San Maurizio Maggiore e San Bernardino alle Ossa, i bunker sotterranei della Seconda Guerra Mondiale, il binario 21 della Stazione Centrale che portava gli ebrei ai campi di concentramento (e chi pensa che Milano non abbia tanto da dire si prenda appunti). Insomma, far conoscere la sua città (o quasi, Monza-Brianza e Milano sono sorelle strettissime) con dei tour intelligenti, pensati per persone intelligenti e curiose.
“Bernabò Visconti al Castello di Trezzo, le donne fantasma come la Carlina, la sposa triste e molti altri erano personaggi che mi accompagnavano tutti i giorni nel mio lavoro. Per lungo tempo sono tutti stati zittiti dal lockdown”, spiega Paola, che si è trovata chiusa nella sua casa brianzola e che solo da poco ha ripreso a uscire con i tour in presenza.

“Non potendo più raccontare la città di persona, ho avviato un canale YouTube in cui raccontavo le curiosità di Milano a distanza”.
Ha imparato a girare video-selfie, li ha editati in modo divertente e li pubblica sul suo canale. Con un successo inaspettato. “Mi sono accorta che è un modo facile per arrivare alle persone e ho intenzione di continuare a girare con interviste a persone”.

“Ho lavorato un po’ nel marketing territoriale. Poi a 32 anni mi sono sentita dire che ero vecchia per cercare nuovi lavori e mi sono inventata Milano In Tour”. Naturalmente andare in giro è un’altra cosa, ma piano piano ho imparato ad avere i tempi giusti per la telecamera, ho imparato a montare e tutto. Giro con lo smartphone, faccio tutto da sola.
“Gli amanti di Milano e i miei clienti non si sono sentiti abbandonati e hanno saputo aspettare. Ora, tempo permettendo, ho intenzione di esplorare Bergamo e Mantova”.