Si dice che qualcuno stia cercando di farne la Porto Cervo delle Cicladi. Prima che questo avvenga (e che sull’isola bella e ventosa sbarchino i calciatori del Panatinaikos e le veline elleniche) approfittane per una vacanza rigenerante. Dopo Ferragosto i miliardari greci con lo yacht tornano alle loro occupazioni e i ragazzotti italiani (a proposito, quest’anno tutti con la sciarpina intorno al collo anche quando sono in costume e gli occhiali da sole anche al buio) che si scatenano a Paradise beach sono gia’ tornati dietro le loro scrivanie da impiegatucci. E Mykonos torna a essere quello che e’ stata per secoli: un’isola bellissima, nel cuore delle Cicladi, con la baia a mezzaluna su cui si affaccia il vecchio porto e i mulini a vento che ne punteggiano il paesaggio.
La movida rallenta, ma questo non vuol dire che non ci sia da divertirsi: solo non e’ necessario sgomitare per un metro quadrato di spiaggia o fare la fila per un drink annacquato.

Ci arrivi in aereo, da Milano (con Olimpic Airways, Easyjet o Meridiana) o in nave da Atene. Per l’alloggio non hai che da scegliere: dalla stanza che la signora locale di offrira’ non appena fuori dall’aeroporto, mostrandoti le fotografie, all’hotel di piccolo charme, come il Palladium.
Scegli comunque un alloggio in una zona silenziosa: i ritmi dell’isola fanno si’ che si dorma fino a tardi e si vada a cena quando il mondo “dei normali” va a dormire.

Le spiagge: sono tante, tutte attrezzate con lettini e ombrelloni (il sole a picco non perdona e un po’ di ombra e’ indispensabile) tutti con ristorantini e bar a portata di ristoro, tutti con camerieri solerti che ti portano un “freddo” (una specie di beverone che scimmiotta il nostro caffe’ freddo shakerato) proprio in riva al mare. Tra le piu’ belle Lia e la vicina Elia, o Kalafati all’estremo orientale dell’isola. Evita come la peste (o vacci solo per uno studio antropoliogico dell’uomo del nostro millennio) Paradise Beach, dove ragazzoni palestrati e tatuati e ragazzotte con il tanga si dimenano sui tavoli dal pomeriggio fino alle ore piccole della mattina al suono martellante della musica house.

Dopo la spiaggia, aperitivo al Blanco sulla spiaggia di Paratia con musica e dj (guarda su YouTube lo staff che si prepara per la serata), e per cena si va per mangiare ma soprattutto per vedere ed essere visti da Nammos, sulla spiaggia di Psarou (affollatissima come Jesolo di giorno), ottimo cibo, ottimo ambiente, conto di conseguenza. Oppure buttati su qualche taverna dell’entroterra, dove magari non ci sara’ il solito vippame (o se c’e’, fa di tutto per non farsi riconiscere) ma si mangia semplicemente e si spende il giusto.

Fai un giro nella cittadina principale, la Chora, con le bellissime chiesette e la vecchia Venetia, la citta’ vecchia dei pescatori. E dedica una giornata a Delos, isola natale di Apollo e Diana e uno sei siti archeologici piu’ belli della Grecia, patrimonio dell’Umanita’ per l’Unesco.
Ci arrivi con 40 minuti di traghetto (prendi quelli pubblici, che partono alle 10 o alle 11, evita quelli da turisti guida incorporata) e passeggia tra gli scavi di quella che era una delle piu’ belle e ricche citta’ delle Cicladi a partire dal settimo secolo Avanti Cristo.

Mykonos e’ raccontata da Daniela de Rosa