Tutti a elogiare i graffitisti e la street art, così popolare. Ma Basquiat, Banksy, Kobra e molti altri forse non ci sarebbero stati se la strada non fosse stata aperta dal muralismo messicano.

L’arte della decorazione murale di grandi dimensioni viene dalla cultura pre-ispanica. Ma è stata la rivoluzione messicana del 1910 a recuperarla. I contadini non avevano facile accesso alla pittura e per far capire loro la storia del proprio paese, per diffondere le idee marxiste che la rivoluzione voleva portare avanti era più semplice dipingere grandi storie, molto colorate, sulle pareti degli edifici pubblici.

Il presidente Álvaro Obregón, in carica tra il 1920 e il 1924, e il segretario della pubblica istruzione José Vasconcelos iniziarono un programma di educazione pubblica, coinvolgendo i principali muralisti messicani: David Alfaro Siqueiros, Diego Rivera e José Clemente Orozco fra tutti.

Un mural di David Alfaro Siqueiros

Questa è la scoperta più bella che ho fatto in Messico e il viaggio varrebbe solo per vedere questo genere di arte pubblica.

Il mural di Diego Rivera “Sueno de una tarde dominical en la Alameda Central” si trova nel Museo Mural Diego Rivera, costruito apposta per questo grandissimo mural che prima si trovava nell’Hotel del Prado, fortemente danneggiato dal terremoto del 1985.

C’è dentro la storia messicana del passato e del presente, il folklore, gli abitanti, la politica, la lotta di classe e la storia personale di Diego Rivera, che si raffigura bambino per mano di Calavera Catrina, un personaggio del folklore messicano, con alle spalle Frida Khalo. Dei tantissimi personaggi che popolano il mural ne sono stati identificati più di 60 ed è una vera bellezza.

A Diego Rivera fu anche chiesto di dipingere le pareti del Secretaria de Educaciòn publica, aperto al pubblico e senza bisogno di biglietto. Qui si trova un mural gigantesco, che copre tutte le pareti del  piano terra (il lavoro e le varie attività), del primo piano (il lavoro intellettuale), e del secondo piano (gli eroi nazionali e la storia del Messico); un’opera maestosa che Rivera compì dal 1923 al 1928.

Mural di Diego Rivera

Il Museo de Bellas Artes, a Città del Messico, c’è una collezione permanente di murales di Rivera e Orozco tra gli altri, in un palazzo che di per sé vale la visita per la bellezza dell’architettura.

Infine (ma credo si potrebbe andare avanti a scoprire altri luoghi), il Museo de Historia nel Castillo de Chapultepec, nell’omonimo parco a Città del Messico, ospita una sala con grandi murales di Diego Alfaro Siqueiros, Juan O’Gorman e Jorge Gonzales Camarena.

Mural Palacio Bellas Artes