Non bisogna avere la memoria corta. E, se necessario, bisogna allenarla. Ripetendo fino allo sfinimento. È per questo che ogni anno si celebra Il Giorno della Memoria, in cui ci si ricorsa, casomai qualcuno tendesse a dimenticarlo, che qualche decennio fa si è compiuta una tragedia chiamata shoah.

Patricia Shira Mano Tolentino, artista israeliana, lo fa a modo suo, con il pennello. Ninez rubata è il titolo della sua mostra, che viene inaugurata il 21 gennaio 2020 (e resta fino al 4 febbraio) a Venezia, presso lo spazio Magazzino Gallery, al piano terra di Palazzo Contarini Polignac.

ninez-rubata

La foto di un bambino nel ghetto di Varsavia ha dato l’ispirazione all’artista per una serie di ritratti per ricordare la shoah.

‘Guardavo le foto delle vittime della shoah?, racconta l’artista, ‘e sono stata colpita dal volto e dallo sguardo di paura di un ragazzino nel ghetto di Varsavia. Ho cominciato a dipingerlo e ho continuato con altri volti, altri sguardi’. Un modo per combattere l’indifferenza, il negazionismo, la superficialità. La shoah è sotto i nostri occhi. Basta non girarsi dall’altra parte.