Dal 12 al 14 settembre ritorna l’annuale appuntamento del Festival della Filosofia di Modena (e Carpi e Sassuolo) http://www.festivalfilosofia.it/2014/, uno dei più interessanti e divertenti nella miriade di festival che si organizzano in Italia. Da alcuni anni infatti amministrazioni locali, università e consorzi si alleano per allestire incontri a tema, che colmano il bisogno di comunità, di scambio, di sapere “diffuso” – è il caso di dirlo – per strada.
Favoriti dalla configurazione di borghi e di città medio – piccole, lontani dall’eterno circuito turistico: Roma – Firenze – Venezia – Milano, festival sui temi più disparati sono orchestrati in piazze, vicoli e cortili, teatri e monasteri e coinvolgono tutti gli abitanti, insieme con i “festivalieri”: dalla matematica all’economia, dalla letteratura alla mente; quest’ultimo poi, tutti dovrebbe contenerli e, prima o poi, bisognerà andarvi per capire com’è.
Permesola da anni frequenta, con grande godimento, Modena e il suo Festival: nel secondo fine settimana di settembre è impossibile infatti non tuffarsi in questo spazio che coinvolge la città tutta, punteggiata di rossi ombrelloni da spiaggia col logo del Festival, che ospitano gentili ragazze e ragazzi disposti ad aiutare in tutto i neo-pellegrini culturali.
Se c’è il sole ci si siede in Piazza Grande, ad ascoltare – e interagire – con importanti filosofi e pensatori italiani e stranieri, insieme con centinaia di persone che si proteggono dal sole come capita, anche con cappelli “da muratore” fatti col giornale; se il sole non c’è, si è ospitati negli spazi barocchi della Chiesa di s. Carlo o nelle tensostrutture sparse ovunque, oppure si passeggia prendendosi un tempo lento e tranquillo per visitare gli innumerevoli centri sparsi dappertutto e allestiti con mostre (di foto, di oggetti, di memorabilia) di livello internazionale (da Marina Abramovich a John Lennon, da Mimmo Jodice a Mimmo Paladino). Passeggiando, si possono comunque ascoltare le lezioni, diffuse ovunque.
Ma la serie di altre possibilità è infinita: un “programma creativo”, fatto di reading, teatro e performance, concerti e installazioni, laboratori, ma anche un “programma ragazzi “ e un “programma tiratardi” che termina a notte fonda: tutti preceduti da allegre inaugurazioni con cocktail e coinvolgimento creativo.
E’ sempre poi disponibile una splendida “cucina filosofica”, che va dalla “razion sufficiente”, nel meraviglioso e antico Mercato Albinelli, alla “portata dello chef”, in vari ristoranti e trattorie, sparsi tra il profumo di aceto balsamico e del savor , la crema, solo modenese, fatta col primo mosto d’uva.
Quest’anno l’argomento del Festival è : “dalla Gloria alla Celebrità”: dunque si potrà passare dall’”Etica Nicomachea” di Aristotele alla gloriosa enciclopedia, non quella di Diderot e d’Alembert, ma delle ricette sull’animale enciclopedico per antonomasia, il maiale; dalla mostra sui “generali“di Enrico Baj ai Quartetti di nobiltà, di Beethoven e Bartòk, e su tutti, l’appuntamento irrinunciabile col Museo della Figurina Panini http://www.comune.modena.it/museofigurina l’enorme e bellissimo spazio dove si possono osservare da vicino tutte, ma proprio tutte, le figurine della gloriosa casa; quest’anno la mostra specifica è su: “Celebrity”: da non perdere assolutamente!