Hai voglia a stare su Facebook ore e ore. O cercare su Tinder il grande amore. La solitudine è ‘la triste realtà dei nostri giorni’. Lo dice Theresa May, primo ministro britannico, dopo aver studiato attentamente uno studi commissionato da Jo Cox, la parlamentare uccisa da un estremista di destra nel giugno del 2016.
Theresa May se ne è talmente preoccupata da aver nominato, prima al mondo a conferire un tale incarico, un ‘ministro della solitudine‘. Qualcuno cioè in grand di occuparsi di coloro che non possono contare sul conforto di un amic, di un familiare, di una persona vicina.
In Gran Bretagna pare siano 9 milioni le persone che si sentono sole e di queste 200.000 hanno ammesso di non avere avuto una conversazione con una persona amica nell’ultimo mese. Il tragico è che tra questi milioni non ci sono solo persone anziane. Molti studenti arrivano all’università e finiscono per chiudersi nella propria stanza senza interagire con i compagni. Poi ci sono le persone separate, quelle che hanno perso una persona cara e via con la tristezza.
La solitudine è una brutta bestia. E fa anche male alla salute: pare che uno studio abbia stabilito che soffrire di solitudine equivalga, per il fisico, a fumare 15 sigarette al giorno. Ma non è affatto una cosa di cui ci si debba vergognare. Capita o può capitare di cambiare città cambiare lavoro, separarsi da un affetto, avere figli che lasciano il nido e sentirsi improvvisamente da soli.
La scelta della May è caduta su una giovane donna, Tracey Crouch, sottoministro allo sport. Cosa esattamente abbia in mente di fare non è chiaro. Ma intanto ha subito dettato qualche consiglio. Tra questi, guarda un po’, un’idea che Permesola cavalca da anni: cerchi un’amica? Trovala con quello che la tecnologia ha da offrirti. Peanut è un’app che mette in contatto neo-mamme (in UK), Huggle serve a trovare nuovi amici all’università (sempre in UK). Amica di Valigia vuole fare lo stesso in Italia. Nata come una rubrica per cercare amiche per viaggiare si sta affermando sempre più come un mezzo per trovare amiche nella propra città. Perché di amici non ce n’è mai abbastanza.