Ammettiamo che l’idea di sdraiarti al sole tropicale su una spiaggia bianco-accecante ti alletti. Ogni tanto ti tuffi in acque cristalline e, come massima attivita’, allunghi il braccio per sollevare il tuo bicchiere di coca-e-rum o ti cambi il pareo. Prospettiva allettante? Diciamo di si’. Ma dopo due giorni di questo trattamento magari – e diciamo magari – ne hai abbastanza. Va bene il sole-mare-sole, ma non ci sarebbe qualcosa da fare o vedere in questa isoletta sperduta? Si’, se hai scelto Mauritius.
L’Ile Maurice (questo il nome in francese, che e’ poi la lingua ufficiale dell’isola insieme a creolo e subito prima dell’inglese, ampiamente parlato) e’ tropicale quanto basta per darti spiagge candide e acqua trasparente ma grande abbastanza per non farti annoiare anche quando il sale ti ha seccato la pelle e prosciugato la fantasia.
E’ un’isola “pentolone” – rubando l’espressione dagli inglesi che parlano di melting-pot quando vogliono sottolineare positivamente un miscuglio di razze. Ci sono stati gli inglesi, i francesi, gli olandesi ma anche gli indiani, i filippini, i cinesi, gli asiatici in generale e ognuno ha preso e lasciato un pezzetto di se’ e della propria cultura. Il risultato e’ che oggi i mauriziani sono una tale mescolanza di razze (e di religioni, tutte pacificamente conviventi) da essere completamente diversi dagli africani e dagli indiani che stanno di qua e di la’ dell’isola.
E’ l’isola dello zucchero: ovunque vedi campi e campi di canna da zucchero ovunque che e’ come il maiale, non se ne butta via nemmeno un pezzo e infatti si usa per i tetti delle case, per la melassa, il rum, l’aceto e i profumi. Lo zucchero rende dolcissimo il carattere degli abitanti, rilassanti i suoi ritmi e ottimo il suo rum. E’ l’isola dei vulcani, dei fiumi – ce ne sono tantissimi, anche se la maggior parte hanno piu’ laspetto di rigagnoli – delle montagne (828 metri la piu’ alta) e dei fiori, da vedere nel bellissimo Pamplemousses Botanic Garden nella capitale, Port Louis, fondato nel 1736 dal governatore francese dell’epoca e contenente le piante piu’ straordinarie che tu possa immaginare, comprese delle ninfee dalle foglie grandi quanto una vasca da bagno.
Ma stiamo divagando. Non hai ancora aperto la valigia e gia’ ti portiamo in giro. Accomodati prima nella tua stanza (vista sulla spiaggia? piscina privata? niente e’ imossibile a Trou Aux Biches, uno dei resort piu’ affascinanti dell’isola, nella parte nord-est, con ristoranti, piscina, spiaggia bianca e la possibilita’ di affittare ville private, il tutto gestito con gran polso dalla vulcanica Fatima, che esaudisce ogni tuo desiderio e ti da’ anche la ricetta segreta della rougaille, e goditi il sole e il mare di cui si parlava piu’ sopra. Trou aux Biches dista una ventina di minuti da Grand Baie, dove trovi pane per i tuoi denti se ti piace lo shopping. Qui abbiamo scovato un negozietto divino per comprare parei e costumi da bagno o borse da spiaggia multicolori: si chiama Delire e lo trovi proprio sulla baia. Se invece vuoi fare un giro nel profumato e vivace mercato delle spezie devi andare a Port Louis e li’ per pochi euro fai scorta di peperoncino, cumino, anice e tutte le spezie che ti vengono in mente.
Non essere egoista e porta un regalino agli uomini di casa: Mauritius e’ famosa per le maquettes, miniature di barche a vela e velieri fatti con grande perizia. Sembrano fragilissimi ma te li confezionano in modo da porterli portare come bagaglio a mano in tutta sicurezza. Bellissimi quelli di Le Grand Voilier, sulla Route Royale ad Arsenal.
E’ arrivato il momento di nutrire lo spirito, con una visita al Grand Bassin Ganga Talao, il lago sacro agli indu’ che si dive sia stato formato da una goccia del Gange. Pesci e anguille che ci vivono vengono lasciati religiosamente in pace. Puoi invece portare fiori e offerte a base di cocco e banane come fanno i locali e chiedere protezione alla statua di Shiva.
Sei arrivata nella parte meridionale dell’isola, quella piu’ verde e montagnosa. Approfittane per provare un nuovo resort, l’Heritage Telfair a Domaine Bel Ombre, in stile coloniale. Anche qui hai spiaggia accecante, mare trasparente, ristoranti di diverso tipo e un servizio attentissimo. La spa e’ assolutamente da provare.
A Mauritius arrivi con un volo lungo (una decina di ore) ma non scomodo perche’ avviene di notte e il fuso orario di Mauritius non sconvolge i tuoi ritmi (e’ solo tre ore avanti rispetto all’Italia). Air Mauritius vola da Milano Malpensa via Parigi ma puoi trovare anche altre compagnie aeree e alcuni charter.