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Ho sempre avuto una sconfinata ammirazione per Peggy Guggenheim, una donna che non aveva paura di fare “a voce alta” quello che le pareva, anche sfidando la mentalita’ borghesuccia dei veneziani,  suoi concittadini di adozione. Basti pensare al fatto che gli artisti che collezionava e sosteneva se li portava spesso e volentieri a letto, fregandosene del fatto che la considerassero un’americana svitata e di facili costumi.

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In fondo, grazie anche alla sue eccentricita’, ha cercato di insegnare alle donne a essere libere. Ecco perche’ in occasione del mese di marzo la Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia la ricorda come “un’icona di stile”. Per tutto il mese, alle 12 e alle 16, alla Fondazione, che fu la sua casa, si terranno incontri gratuiti (per chi e’ in possesso del biglietto) in italiano e in inglese e ogni domenica alle 16 si terranno laboratori gratuiti per i bambini.