L’Inghilterra era da poco uscita dalla guerra che una signora sbarazzina decide di cambiarle il volto. O, almeno, il vestito. Mary Quant, a cui il Victoria&Albert Museum dedica una retrospettiva, è ricordata per aver inventato la minigonna ma in realtà ha fatto molto di più. Ha colorato le gambe, ha sdoganato l’abito elegante, ha rivoluzionato la pelliccia, ha inventato un impermeabile in PVC, ha stravolto il cappellino delle studentesse del liceo. Insomma, ha portato nella moda inglese, e da lì nel mondo, un’aria che mai si era vista prima.
Per mettere insieme i pezzi in mostra, il museo ha lanciato una call-out a tutte le donne che avessero un capo nell’armadio. Ne sono uscite 1000 risposte, diventate poi 35 abiti da 30 diverse donatrici, ciascuna con la sua storia da raccontare.
Nella sua boutique a Chelsea, Bazaar, che Mary Quant aveva aperto con il marito, le signore ex-rigide della Londra bene si mescolavano alle giovani che volevano un abito nuovo ma non potevano permettersi i grandi sarti. Mary Quant, aria sbarazzina, caschetto regolamentare, utilizzava gli ever-green delle divise scolastiche – lo scamiciato, il berrettino – ma gli cambiava aspetto, facendone dei pezzi di moda. In più, li produceva in massa, abbassandone il prezzo e rendendoli accessibili a tutte.
Ha spinto le giovani a ribellarsi ai vestiti tradizionali di mamme e nonne, le ha convinte a portare i pantaloni anche nelle occasioni formali, e si è presentata alla regina, nel 1966, con un abito che scombussolava totalmente le regole del protocollo. La regina le ha concesso un OBE (Officer of the British Empire) e, immagino, l’avrà trovata simpaticissima.
Non bastandole il cambiare gli abiti alle inglesi della Swinging London, Quant si è occupata anche del resto: mutande, reggiseni, scarpe, calze, rossetti, perfino sacchetti della spesa. Una rivoluzionaria in tartan, sempre accompagnata dal marito. “Lo snobismo non è più di moda”, ha detto una volta. Ed è risultata più simpatica che mai.
Mary Quant resta aperta al Victoria&Albert fino al 16 febbraio 2020.