Tra le cose viste a Venezia durante la vernice della Biennale – tutte bellissime – ce n’è una in particolare che ho amato. È la mostra dedicata a Marlene Dumas a Palazzo Grassi, Open End.

Marlene Dumas è nata nel 1953 a Cape Town, in Sudafrica, è cresciuta durante l’apartheid e si è poi trasferita in Europa, ad Amsterdam, dove tutt’ora vive e lavora.

I suoi temi, dipinti, incollati nei collage, disegnati su fogli di carta, sono l’amore, la morte, il corpo, il sesso, la violenza, il razzismo, la maternità. Alcuni dipinti ti spiazzeranno, per la loro forza erotica e perfino pornografica. Altri ti commuoveranno. Di sicuro non c’è niente, qui dentro, che possa lasciare indifferente.

Opere piccolissime e opere grandissime, colorate o in bianco e nero. Alla fine del percorso ti sentirai stanca. Perché guardare le opere di Marlene Dumas è un lavoro interiore che non lascia indifferenti.

Un'opera di Marlene Dumas

Per capire meglio il lavoro della Dumas Palazzo Grassi ha preparato un podcast, da ascoltare mentre si osservano le 100 opere in mostra, che resta aperta fino all’8 gennaio 2023.

Un'opera di Marlene Dumas