Cosa hanno in comune le scarpe di Manolo Blahnik con i dipinti di Rembrandt, Canaletto e Murillo? Molto, devono aver pensato quelli della Wallace Collection, uno dei più prestigiosi musei di Londra, che raccoglie le collezioni di arte del 18mo e 19mo secolo di sir Richard Wallace. Sono tutti – dipinti e scarpe – opere d’arte e quindi va benissimo mostrarli insieme. Detto fatto, si apre il 10 giugno una mostra intitolata ‘En enquiring mind: Manolo Blahnik at the Wallace Collection’, in cui una selezione delle scarpe del designer spagnolo volteggiano aggraziate davanti a dipinti di great masters. 

Va be’, forse non hai mai visto scarpe esposte come opere d’arte agli Uffizi o a Brera. Ma a Londra questo genere di incursioni non sono poi cosí rare. Il Financial Times, per esempio, ha parlato della mostra in un lungo articolo. E a chi l’ha fatto scrivere? Non all’esperta di moda, non alla giornalista piuù fashion, ma a Mary Beard, grandissima studiosa di arte romana, docente universitaria e scrittrice di libri sull’antica Roma ma, a vederla in tv o sui giornali, la donna meno fashion del mondo.

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Mary Beard, illustre latinista, spiega sull’FT perché le scarpe di Manolo Blahnik sono un’opera d’arte. Photo: thenational.ae

Invece – sorpresa! – Mary dice di possedere diverse paia di Manolo Blahnik, di quelle senza tacco. E nel suo pezzo sull’FT racconta di quanto il piede e le sue calzature fossero un oggetto di reverenza e ammirazione, oltre che di seduzione, ai tempi dei Greci e dei Romani. Nell’antica Roma i nobili portavano un certo tipo di calzatura, i sanatori un’altra, gli schiavi un’altra ancora. Bastava guardare in basso per capire da che fascia sociale provenissero. Ovidio raccomandava agli uomini di indossare scarpe eleganti, se volevano conquistare donne di rango. E Caligola ha dato addirittura il proprio nome a un paio di sandali, i suoi preferiti.

E non finisce qui: vogliamo parlare di quante cose dice la scarpina che vola via dal piede della bella nel dipinto rococò L’altalena di Jean-Honoré Fragonard? Insomma, conclude Mary Beard prima di infilarsi in una delle sue Manolo, altro che la biancheria intima, sono le scarpe a fare il lavoro grosso: suggerire, ispirare, titillare, comunicare.

Questo non vuol dire che non si possa stare comode quando si cammina. Anzi, Mary suggerisce che le Manolo sono comodissime, con o senza tacco. Ma insomma, quando si infila il proprio piede in qualcosa si manda un messaggio. Più forte ed esplicito di quanto si pensi.