Per scelta, per necessità. I figli si possono anche non fare. Non è obbligatorio che una donna diventi madre a tutti i costi e le stime lo dimostrano. Mai come in questi ultimi tempi il tasso di natalità è stato cosí basso e molte donne (mi hanno detto il 50% in Italia ma mi pare una cifra veramente azzardata) ormai sceglie di non avere figli.
Se una donna che ha figli viene chiamata ‘madre’, una che sceglie di non averne non ha un nome che la contraddistingua. Cosí Nicoletta Nesler e Marilisa Piga, registe cinematografiche di stanza in Sardegna, le hanno trovato uno mutuato dal mondo della pastorizia sarda. Le pecore che non si riproducono vengono chiamate lunàdigas, e a loro è piaciuto questo nome un po’ complesso e difficile da ricordare ma in fondo divertente per auto-determinarsi.
“Nel mondo ci deve essere posto per tutti, quindi anche per noi che abbiamo scelto di non avere figlie non per questo dobbiamo sentirci sbagliate o manchevoli”, ha raccontato Nesler a Londra, nel corso della proiezione del film da lei creato e diretto ‘Lunàdigas, ovvero delle donne senza figli’. Il documentario racconta, in modi a tratti divertenti, le storie di 80 donne che per un motivo o per l’altro non hanno voluto figli. Ci sono quelle che lo hanno fatto per scelta e quelle che lo hanno subito. Tutte, comunque, vogliono essere un pezzo di qualcosa, non donne che la gente guarda con compatimento, non certo donne a metà.
“Lunàdigas è il nostro progetto”, continua Nesler. “E abbiamo intenzione di continuare a cercare, anche all’estero, le donne che hanno fatto questa scelta. Il prossimo film sarà la storia delle Lunàdigas nel mondo”.