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Benvenuta a Londra. Qualsiasi sia il motivo per cui hai deciso di arrivarci, hai fatto bene. Anzi, benissimo. Perché da qualche anno a questa parte, Londra è “the place”, il luogo per eccellenza in cui bisogna andare, vedere, farsi vedere, scoprire, assaggiare, annusare.

La città in cui è più facile farsi venire delle idee. Un continuo, inarrestabile flusso di creatività l’attraversa come e più del Tamigi. Ci abitano più di 8 milioni di persone, che parlano 200 lingue diverse. La visitano 20 milioni di stranieri all’anno. Se ti sei persa la “swinging London” dei Beatles o gli anni ’80 della signora Thatcher, questo è il tuo momento. Vedrai che visitarla, da sola o con le amiche, sarà un’avventura eccitante e continua.

di Daniela de Rosa

Muoversi

Londra è una città molto estesa. Inutile quindi pensare a passeggiate a piedi, se non in zone molto circoscritte. Ma spostarsi da una parte all’altra della città è quanto di più facile tu possa immaginare. Ecco i mezzi a tua disposizione:
La metropolitana: qui si chiama underground o anche tube. Con le sue dodici linee arriva veramente dappertutto. Divide la città in sei zone, sei cerchi concentrici che stabiliscono il prezzo del biglietto. Se devi girare solo per il centro, un biglietto (o un abbonamento) per la zona uno è sufficiente. Il biglietto per la corsa singola costa parecchio, confrontato con i nostri mezzi pubblici ed è quindi consigliabile optare per una daily travelcard (abbonamento che vale un giorno) o per un weekly pass (abbonamento settimanale) se si pensa di usare molto i mezzi pubblici. Entrambi valgono anche sugli autobus. La metropolitana è aperta fino a mezzanotte circa e fino a quell’ora, almeno in tutto il centro, molto affollata e assolutamente sicura.
I bus: sono di diversi tipi: quelli mitici a due piani e quelli normali (oltre ai night buses rappresentati dal disegnino di una civetta, che viaggiano di notte). Anche gli autobus, soprattutto in centro, sono molto frequentati a qualunque ora.
I taxi: niente è più comodo dei taxi londinesi, i black cab dalla forma inconfondibile. Sono enormi (ci stanno cinque persone e una quantità incredibile di bagagli, comprese le carrozzine per bambini). Ce ne sono tantissimi, quindi l’attesa non è mai molto lunga. Si chiamano con un gesto della mano da qualunque punto della strada. Prima di salire si spiega all’autista (che nel frattempo avrà abbassato il finestrino) la propria direzione. Si paga una volta scesi, sempre attraverso il finestrino.
I minicab: sono auto normali che svolgono servizio di taxi perlopiù la sera, per le persone che escono dai ristoranti o dai club e da e per l’aeroporto. Costano meno dei taxi normali ma attenzione: sono guidati quasi sempre da autisti piuttosto spericolati, che spesso conoscono la città in modo superficiale e non sono un raccomandabile mezzo di trasporto per una donna sola. Usali solo se sei accompagnata, perlomeno di sera. E usa sempre, assolutamente sempre, quelli autorizzati.
In limousine: sembra la più up-to-date delle mode, quella di girare in limousine. Almeno a giudicare dal numero di auto lunghe metri e con i vetri oscurati che si vedono parcheggiate nei migliori quartieri della città. Sentirti Madonna per un giorno non ti costerà una fortuna, soprattutto se ne dividerai il privilegio con un gruppo di amiche (tante: in una di quelle auto ce ne stanno otto o nove). La Stretch Limos (020 85549292) oppure BugsBugs (020 76200500) ti faranno sentire una star. Se poi vuoi un taxi guidato da donne per sentirti più sicura in qualunque situazione, Lady Cabs fornisce autiste per signora. Le trovi al numero 020 72543501.

Dormire

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Elencare tutti gli alberghi con un po’ di glamour di Londra sarebbe un’impresa titanica. Ecco quindi una selezione dei più insoliti. Tieni presente che se il prezzo di una camera ti sembra esorbitante (e lo è, in certi casi) puoi sempre andarci per un drink o una cena.

Sanderson
50 Berners street
telefono 020 73001400

metro Covent Garden
Philippe Stark non si concede un attimo di tregua e questo albergo è una delle sue stravaganti creazioni. L’ingresso, essenziale e sobrio all’esterno, dà accesso a un mondo a parte, una grande hall con colori acidi e pastello combinati insieme, divani a forma di labbra sensuali, la sala da biliardo (viola!), drappeggi ovunque, il bar con i tavolini alti e microscopici frequentato dai fashion victims. I prezzi sono a dir poco folli. Ma se puoi permettertelo, concediti una notte iper. Altrimenti, accontentati di un aperitivo al bar o di una cena al ristorante all’interno.

St. Martin’s Lane
45 St. Martin Lane
telefono 020 73005500
metro Covent Garden

Parente stretto del precedente (è sempre di Philippe Stark, che qui ha lavorato con Ian Schrager) combina un uso sapiente di colori acidi con oggetti impensabili, come gli sgabelli a forma di nanetto nell’atrio o il bagno a scomparsa che sembra un armadio a muro. Un grande schermo retroilluminato davanti all’ingresso mostra l’interno di una boccia di pesci rossi. Sofisticato e frequentato dagli amanti del “people watching” possiede al suo interno un ristorante caro e inevitabilmente trendy.

One Aldwych
1 Aldwich street
telefono 020 73001000

metro Covent Garden o Charing Cross
Understatement sembra essere la parola d’ordine che ha ispirato questo albergo, raffinato ma essenziale, ipertecnologico ma “classico” (contiene circa trecento opere d’arte disseminate tra stanze e saloni).

Portobello Hotel
22 Stanley Gardens
telefono 020 77272777
metro Holland Park

Facciata vittoriana, un salotto accogliente affacciato sul giardino e 24 stanze, alcune delle quali veramente stupefacenti, come quella con il letto rotondo o quella con la vasca da bagno dell’800, con tanto di piedi di leone e rubinetteria d’ottone, proprio nel mezzo della camera. Frequentato da intellettuali più che da modaioli.

My Hotel Bloomsbury
11 Bayley street
telefono 020 76676000
metro Goodge street

Completamente ispirato ai principi del feng shui, è arredato con i mobili del Conran Shop e mette a disposizione delle ospiti un “personal assistant”. Confortevole il bar “mybar” e il ristorante con piatti orientali “mychi”.

The Marlborough
Bloomsbury street
telefono 020 6365601
metro Tottenham Court road

Un classico elegante, a due passi dal British Museum, nel cuore del quartiere di Virginia Woolf. Fa parte della catena Radisson Hotels. Per chi ama le atmosfere vecchia Inghilterra.

The Red Room
20 Pembridge Gardens
telefono 020 72217518
metro Notting Hill Gate

Una casa vittoriana ristrutturata, con 22 camere arredate con gusto (i tessuti sono di Designers Guild), jacuzzi in bagno, portiere 24 ore al giorno e servizio baby sitting per chi vuole godersi la notte londinese senza pargoli.

Hampstead Village Guesthouse
2 Kemplay road
telefono 020 74358679
metro Hampstead

Una specie di casa privata chic e accogliente, nelle cui stanze sono raccolti oggetti personali che la padrona di casa ha collezionato nel corso della sua vita.

Westbourne Hotel
165 Westbourne grove
telefono 020 72436008

metro Notting Hill
Un po’ di understatement non guasta anche nel quartiere più celebrato di Londra. Questo hotel è un po’ come una casa, di lusso ma pur sempre casa. Ha un giardinetto rilassante, una hall che sembra il salotto di una famiglia radical chic e le 20 camere tecnologicamente accessoriate (dvd, telefoni e letti queen size) e arredate con opere d’arte dei migliori artisti inglesi contemporanei. Prezzi molto londinesi, che non fanno differenza tra camera singola o doppia.

Hazlitt Hotel
6 Frith street
telefono 020 74341771

Se sei una scrittrice, aspiri a diventarlo o semplicemente ti piace un’atmosfera letteraria questo è il tuo posto. Qui soggiornano (o hanno soggiornato) Paul Auster, Susan Sontag o Joanne Rowling, l’autrice di Harry Potter che da quando ha scritto la famosa saga può permettersi di pagare certi conti. Tutti questi personaggi hanno la piacevole abitudine di lasciare un loro libro alla biblioteca dell’hotel, un salottino raccolto dove i clienti possono immergersi in tranquille letture. I prezzi sono alti, ma il fascino costa.

Bed & breakfast

Il bed & breakfast “puro” (per chi non lo sapesse il termine significa “letto e colazione” ed è la formula che permette di dormire in case private) è nato qui. Niente di più normale, quindi, del pensare a questa formula per pernottare a Londra. Peccato che gran parte dell’offerta sia veramente deprimente: camere squallide, pulizia opinabile, atmosfera misera. Ma qualcosa di buono si può ancora trovare. Ecco qualche suggerimento per dormire a casa d’altri sentendosi come a casa propria.

Uptown Reservations
41 Paradise Walk, Chelsea
tel +44 20 73513445

Ottanta residenze nei migliori quartieri di Londra, abitate da manager, designer, artisti, magistrati, diplomati, tutti selezionati da Monica Barrington e con una camera (e relativo bagno personale) a uso di ospiti straniere. Un modo interessante per entrare nella vita della città dalla porta principale. Le singole partono da 65 sterline.

Townsend House
126 Queen’s Gate
telefono +44 20 72253777
metro Queen’s Gate

Riservato alle signore questa struttura a metà tra il bed & breakfast e la residenza per studenti, utilizzabile anche per periodi lunghi. La camera singola costa 74 sterline, ma ce ne sono, in condivisione, anche da meno.

Mangiare

Fino a poco tempo fa Londra (ma più in generale l’Inghilterra) godeva di una pessima fama riguardo al cibo. Si diceva – e a ragione – che si mangiasse malissimo e i turisti italiani, sempre poco inclini a sperimentare, correvano a frotte a riempire le trattorie italiane per rifarsi con un piatto di spaghetti “come quelli della mamma”. La situazione oggi si è completamente capovolta e si può dire che Londra sia un luogo dove si può mangiare in modo eccellente. Gli inglesi, infatti, consci del fatto di non avere una grande tradizione culinaria alle spalle, hanno aperto volentieri le proprie dispense a sapori, ingredienti e profumi lontani e si sono lasciati contaminare. Il risultato è sotto gli occhi – e soprattutto sul palato – di tutti.

I ristoranti “oh-so-trendy”!
L’espressione, piuttosto azzeccata, richiama gli urletti di compiacimento delle giovani londinesi alla moda quando descrivono un locale dove non si può assolutamente non andare. Il fatto è che questo genere di ristoranti sono così numerosi a Londra che per non perderne nemmeno uno si dovrebbe avere un fisico magrissimo e un portafoglio bello grasso. Comunque, anche se non sei una fanatica del people watching, sappi che in questi luoghi si mangia molto bene e c’è un’atmosfera decisamente piacevole. Anche se sono luoghi molto alla moda, nessun abbigliamento è considerato inadatto. Unico neo, il prezzo: preparati a spendere intorno alle 50 sterline.

Bibendum
Michelin House
81 Fulham road
telefono +44 20 78237925

metro South Kensington
Il primo di una lunga sequenza di ristoranti aperti, arredati e lanciati da sir Terence Conran, il guru del buon gusto londinese. Questo, poi, si trova l’ultimo piano del Michelin Building, che ospita proprio il Conran Shop. Luogo molto piacevole e raffinato, ma disperantemente caro.
Sapori dal mondo
Non perderti assolutamente una cena in un ristorante etnico. In fatto di contaminazioni Londra non ha rivali e qui puoi davvero assaggiare le cucine di tutto il mondo. Anche se sei una fanatica della cucina mediterranea, se credi che quella italiana sia insuperabile e un piatto di pasta per te è quanto di più sublime possa esserci, fai uno sforzo, esci dal tuo guscio gastronomico e lasciati tentare da sapori “altri”. Non te ne pentirai.

The Providores
109 Marylebone street
tel +44 20 79356175

Al piano terra, quello su strada, si chiama Tapas Room ed è un locale spagnolo dove bere un bicchiere di vino accompagnato da tapas. Ma se sali al primo piano cambi del tutto latitudine: i pochi tavoli e la sala arredata con gusto minimalista, sono dedicati alla gastronomia neozelandese, super-chic e davvero da scoprire.

Patara
9 Beauchamp place
tel +44 20 75818820

Un thai dall’aria (e dal cibo) raffinato, con branches anche a South Kensington e Oxford Circus.

Mango Tree
46 Grosvenor place
telefono 020 78231888

Un thai molto carino, grande, forse un po’ rumoroso ma con atmosfera trendy e affacciato su Hyde Park. Aspetti il tuo tavolo seduta su alti e trani sgabelli sorseggiando un drink, e poi assaggi deliziosi piatti (piuttosto piccanti).

Malabar
27 Uxbridge street
telefono 020 77278800
metro Notting Hill Gate

Piccolo, pulito, suggestivo e molto buono; forse il migliore ristorante indiano di Londra, come rapporto qualità prezzo. Necessario prenotare (non si sono molti tavoli) e cenare non oltre le 23.30. Ma vale assolutamente la pena.

Zuma
5 Raphael street
telefono 020 75841010
metro Knighstbridge

Iper trendy questo spazio grandissimo dove il cibo è giappo-asian-cinga-esotico. Se vuoi risparmiare qualcosa, siediti al bancone fianco a fianco con gli avventori. Se sei sola ti puoi intrattenere guardando i cuochi che velocissimi tagliano, affettano, sminuzzano.

Masala Zone
9 Marshall street
tel 020 72879966

Time out l’ha battezzato il miglior indiano del momento. Se a questo aggiungi che non è assolutamente caro  capirai perchè sta avendo tanto successo in un periodo in cui tutto è Bollywood.

The Gaucho Grill
89 Sloane avenue
tel 020 75849901
metro Sloane square

Sedie di vacchetta, atmosfera da pampa e, soprattutto, enormi bisteccone (che qui si chiamano bife de chorizo o churrasco), deliziose e tenerissime, da accompagnare con diversi tipi di salsine. E ancora empanadas, humita de choclo, pure de papas. E poi, tango!

Momo
25 Heddon street
tel 020 74344040
metro Piccadilly Circus

Un marocchino straordinariamente suggestivo, con i camerieri che danzano al ritmo della musica (scelta apposta per il locale e incisa su un cd in vendita alla cassa), petali di rosa sparsi sulle scale, candele ovunque. Nel privèe Madonna ha festeggiato il suo compleanno. Indimenticabile per un cous cous tra amiche. Tavolini bassi e vicini che invitano alla conversazione. Indispensabile prenotare con anticipo. Ne esiste uno uguale anche a Parigi.

Itsu
118 Draycott avenue
tel 020 75811699
South Kensington

Cibo giapponese (sushi, tempura, sashimi) in piccole porzioni appoggiate su un nastro rotante intorno al banco su cui ci si siede. Si guarda, si sceglie, si prende. Alla fine si paga sulla base del colore dei piattini accumulati. Divertente e gustoso.

Sofra
18 Shepherd street
020 4933320
metro Mayfair

Ultimamente ha fama di essere uno dei migliori ristoranti turchi della città. E’ spartano ma in effetti la cucina è ottima. E il conto senza eccessive pretese.

Veeraswamy
Victory House, 99 Regent street
telefono 020 74398434
metro Piccadilly Circus

Creato nel 1926 dal nipote di un generale inglese e da un principessa indiana, è il più antico ristorante indiano della città. L’atmosfera è abbastanza formale (ma niente ti impedisce di andarci in abbigliamento casual) il cibo di prima qualità. Camerieri in turbante ti accolgono e ti seguono con discrezione. Prezzi nella media visto il genere.

Jason Court
76 Wigmore street
tel 020 72241111

Il più hip dei ristoranti mediorientali, con tanto di musica e narghilé a disposizione. Lo chef lavorava da Marouch e questa è una garanzia.

Il brunch
Un po’ breakfast, un po’ lunch. Ma nessuno dei due a titolo completo. Troppo generoso per essere una colazione, troppo contaminato per essere un pranzo. Si consuma di domenica, nella tarda mattinata. Può essere sostituito da un breakfast all’inglese, con uova, pancetta e salsicce. Oppure da piatti tipici del brunch, come insalate e uova in vario modo, accompagnati da dolci per concludere. Di solito non prevede il consumo di vino. Ma a Londra nessuno ti guarda nel piatto.

Brasserie
272 Brompton road
telefono 020 75813089

Nonostante il nome francese è un luogo perfetto per un vero English breakfast, con uova, salsicce, toast, succo d’arancia, annessi e connessi. Ricordati però che si tratta pur sempre di un breakfast, quindi non arrivare dopo le 12.

Tom’s Deli
126 Draycott avenue
telefono 020 2252217

metro Notting Hill Gate
E’ un piccolo locale, a metà fra il caffé e il negozio di gastronomia, di proprietà del figlio di sir Terence Conran che, come è noto, è una specie di re mida della ristorazione londinese. Ai tempi del film Notting Hill diventò famoso perché frequentato da Hugh Grant e compagni. Ora che la fama del film è svanita resta un buon posto per il brunch domenicale. A patto di trovare posto in uno dei pochi tavoli.

I classici british

Boisdale
15 Ecclestone street
tel 020 77306922
metro Victoria

Cucina scottish in questo locale molto classico.

Brown’s hotel
33 Abemarle street
tel 020 74081837

metro Green Park
Set lunch a 20 sterline, con menu che segue la tradizione.

Sheperd’s
Marsham street
tel 020 78349552
metro Pimlico

Ci vanno i ministri e i portaborse. Può mancare una travelling woman curiosa e alla ricerca delle tendenze?

Street food

Bagelmania
5 Goodge street
tel 020 76310440

Bagel semplici, al sesamo, al papavero, croccanti fuori e morbidi dentro, ripieni di salmone e cheddar (classici) ma anche di pomodorini secchi, uova scrambled, tacchino, prosciutto e perfino dolci. Un’ideina perfetta per il lunch o per una improvvisa fame notturna.

The Cornwall pasty
79 The Strand
tel 020 78364800

Pare che in Cornovaglia si mangi così, con saporiti tortini ripieni di agnello e menta, pollo e peperoni, cheddar e chissachè. Profumo e gusto assicurati, digestione lenta.

In cucina

La moda del cibo biologico a Londra è scoppiata già da un po’, e in tempi non sospetti. Diciamo che se da una parte la Gran Bretagna fornisce a tutta Europa mucche non proprio sane e pecore con l’afta, dall’altra ha una produzione e una commercializzazione di cibo biologico veramente invidiabile.
Chi volesse dedicarsi alla cucina – magari per evitare i carissimi ristoranti – e volesse garantirsi un’alimentazione biologicamente corretta potrebbe rimanere piacevolmente impressionato dalla quantità di negozi e supermercati organici.

Planet Organic
42 Westbourne grove
telefono 020 77272227
metro Nottingh Hill

Niente a che vedere con i negozietti bio un po’ hippies, questo è un vero e proprio supermercato, fornitissimo di tutto quello che è organico: frutta, verdura ma anche pasta, salse, marmellate, cibi etnici, detersivi e perfino scatolette per cani e gatti.

Sundance
250 King’s Road
telefono 020 3524477
metro Sloane Square

Si dice che ci si possa incontrare Ralph Fiennes che spinge il carrello della spesa. E già questo sarebbe un buon motivo per andarci. Ma anche chi preferisce un altro tipo di uomo può trovare motivi di meraviglia in questo piccolo villaggio bio nel pieno centro di Chelsea, quartiere chic. Il cortiletto centrale ha qualche tavolino dove consumare un brunch o un lunch senza paura di venire intossicati da qualche pesticida o antibiotico. Ma tutto intorno si aprono i negozietti per il rifornimento. E che rifornimento: carne, pesce, farine, verdura. Tutto garantito.

Notting Hill Farmer’s Market
Notting Hill Gate

Ogni terzo sabato del mese dietro la strafamosa Notting Hill scendono dalle campagne i contadini britannici con i loro banchetti e i loro prodotti. Ce ne sono di folkloristici, con il fazzolettone in testa o la faccia da figlio dei fiori convertito al biologico. Ma vendono prodotti che profumano davvero e sanno di buono. Bisteccone sirloin, grosse pagnotte, torte dolci e salate, uova, verdura, miele. Tra le curiosità: teste d’aglio profumate alla quercia, imbattibili.

A pranzo nel museo

Ultima moda: al museo si va anche per fame. Nel senso che pranzare (o cenare, in certi casi) nelle caffetterie all’interno dei musei è diventato un must al quale non si sottraggono signore chic, uomini d’affari, gente in vacanza. Se una volta, dopo il giro delle sale, si poteva contare solo su un panino rancido adesso le cose sono cambiate. Ambienti luminosi, arredi eleganti, design e buona cucina sono gli elementi che accomunano i ristoranti dei musei. In quasi tutti si può entrare a prescindere dal museo stesso (nel senso che non sei nemmeno obbligata a pagare il biglietto). Insomma, non ci sono più scuse per non frequentarli.

Shopping

Se sei fanatica dello shopping sei caduta benissimo. Poche città al mondo sono più invitanti di Londra, piena di negozi scintillanti, con un’offerta in grado di soddisfare la shopping addicted più esigente.
Se però hai problemi di portafoglio sei caduta proprio malino. Sarà la new wave, sarà il cambio sfavorevole, ma i prezzi sono assolutamente alle stelle. Un esempio? Un caffé in qualunque locale del centro costa due sterline, cioé, al cambio attuale, più di tre euro.
Se nonostante questo non ti lasci scoraggiare, sappi che poche cose potranno darti soddisfazione come un po’ di sano shopping lungo il Tamigi. I negozi aprono intorno alle 10 del mattino, non chiudono per la pausa pranzo (questo fa male al portafoglio ma bene alla linea), chiudono intorno alle 18 o 18.30. Un giorno alla settimana osservano un orario più lungo (si chiama late shopping) e restano aperti, per la maggior parte, anche la domenica. Senza contare gli innumerevoli esercizi aperti 24 ore.

I department stores

Sono una delle istituzioni di una città che quando offre qualcosa lo fa in grande. Al loro interno, oltre a mille prodotti, trovi caffé, ristoranti e bar per una pausa.

Liberty
Regent street
telefono 020 77341234
metro Piccadilly

Cinque piani all’interno di un edificio in stile Tudor dove si può trovare il meglio del classico contemporaneo. Abbigliamento, accessori, casa e altro. Vale una visita.

Harrod’s
97 Brompton road
telefono 020 7301234

metro Knightsbridge
Il motto di questo strafamoso e davvero grande magazzino di proprietà di Al Fayed (il padre di Dodi, compagno di lady Diana) è “dall’elefante allo spillo”. Nel senso che, almeno in teoria, ci si trova proprio di tutto. Se vuoi fare una prova, accomodati. Ma attenta a non perderti: è immenso. Altrimenti fai almeno una visita alla “food hall” al piano terreno. Indimenticabile.

Peter Jones
Sloane square
telefono 020 7303434
metro Sloane square

Di tutto un po’, ma i pezzi migliori riguardano tessuti d’arredamento, tende, cuscini, biancheria per la casa.

Harvey Nichols
109 Knightsbridge
telefono 020 2355000

Tutte le grandi firme della moda in un colpo solo. Magnifico e un po’ caro. Ma non perderti, almeno, un caffé al Fifth Floor, bar-ristorante all’ultimo piano.

Jigsaw
126 New Bond street
telefono 020 4914484
metro Bond street

Oltre a questo ci sono altri negozi, tutti disegnati dall’architetto John Pawson con gusto artistico. Oltre agli abiti, si ammirano quadri e pezzi d’arte in estemporanee esposizioni.

Joseph
23 Old Bond street
telefono 020 6293713
metro Bond street

Un cult per la moda londinese. I prezzi non sono sempre accessibili, ma le linee semplici sono portabili da tutte.

Sweaty Betty
833 Fulham road
telefono 020 77510228

Abbigliamento “per sudare”, cioé per tutti gli sport o anche per chi si veste casual senza fare fatica.

Sheactive
21 New Row
tel +44 20 78366222
metro Covent Garden

Un negozio per le sprotivissime, definito l’Harvey Nichols dell’abbigliamento sportivo al femminile. Per chi corre, salta, nuota, si arrampica, gioca, boxa….

Tabio
94, King’s road

metro Sloane Square
Calze e calzettoni ma in tutte le versioni, a righe a palle, colorate, classiche, lunghe, medie, belle, kitsch, insomma come vuoi …

L. K. Bennett
83 King’s Road
telefono 020 73528066

metro Sloane Square
Le scarpe più trendy della città. Prezzi tutto sommato nella norma delle firme italiane.

Books for Cooks
4 Blenheim Crescent
telefono 020 72211992
metro Notting Hill Gate

Un piccolo negozio strapieno di libri di cucina, dai più classici ai più estrosi. Nel retro, quattro tavoli nei quali all’ora di pranzo viene servito un lunch di tre portate a presso fisso, con menu diverso ogni giorno le cui ricette vengono prese dai libri in vendita. Necessario prenotare, ma indispensabile provare.

Silver Moon Women’s Bookshop
68 Charing Cross road
telefono 020 8367906
metro Leicester square

La più grande libreria dedicata alle donne in Europa, con narrativa e saggistica scritta da donne, e libri sui diritti e sulle pari opportunità. Gli uomini, comunque, sono i benvenuti.

Consigli

• Londra è una città davvero trendy. Non credere di essere l’unica a saperlo. Se vuoi cenare in un ristorante alla moda ricordati di prenotare con largo anticipo.

• Il bello dello shopping londinese è che puoi entrare nei negozi, girare per gli scaffali, toccare e provare senza che nessuno ti dica niente. Chiama la shop assistant se ne hai bisogno. Altrimenti fai come se fossi a casa tua (o quasi).

• Se decidi di andare al cinema, sappi che puoi prenotare per telefono il biglietto e il posto a sedere. In alcuni cinema puoi prepagare con la carta di credito: ritirerai il biglietto a un apposito sportello senza fare code.

• L’Inghilterra aveva fama di essere un Paese dove si cenava alle sei del pomeriggio. Se questo era vero per la countryside non lo è per Londra. Di solito si va al ristorante tra le 8 e le 9 ma niente impedisce di farlo a qualunque altra ora del giorno (e della notte).

• Appena arrivata a Londra devi procurarti i due “vangeli” della città: il London A to Z, uno stradario che ti consente di girare in qualunque posto senza perderti, e il Time Out, settimanale informatissimo sugli eventi e gli avvenimenti della metropoli.

Sconsigli

• Evita di prendere un minicab abusivo se sei sola ed è notte. Talvolta gli autisti hanno un’idea piuttosto vaga della topografia della città: è meglio servirsene di giorno e per destinazioni ben precise, tipo l’aeroporto o una stazione ferroviaria. Usa quando puoi i black cab.

• Se ami i mercatini questa è la città che fa per te. Ma ricordati che se vuoi fare buoni affari devi muoverti per tempo: le prime ore della mattina sono quelle migliori. Al mercatino di Bermondsey, famoso per la caccia al pezzo d’antiquariato del venerdì mattina, i veri intenditori arrivano prima dell’alba!

• Anche Londra ha i suoi quartieri malfamati. Se Soho, zona gay e a luci rosse, a dispetto della fama è un posto in cui si può passeggiare in relativa tranquillità, cerca di evitare di frequentare zone tipo Brixton o Vauxhall da sola di sera.

• Gli inglesi, che pure sono persone di grande civiltà, amano molto alzare il gomito, soprattutto il venerdì e il sabato sera, quando affollano i pub e perdono il conto delle pinte di birra. Se vedi un capannello di giovani vocianti dall’aria visibilmente alterata cambia aria.

• Gli inglesi tengono molto alle buone maniere e all’educazione, rasentando talvolta l’eccessiva formalità. Se vuoi chiedere un’informazione per la strada esordisci con un “Excuse me, sir (o madam)” o addirittura usa la formula, per noi un po’ ridicola ma da loro usata “I beg your pardon”. In questo modo ti garantirai una risposta cortese che altrimenti potresti non ricevere.

• I famosi mercatini sono terreno di caccia dei borseggiatori. Portobello, fra i tanti, è quello più frequentato sia dai turisti che dai loro “alleggeritori”. Tieni ben stretta davanti a te la tua borsa.

Ora per ora

• ore 6: è il momento migliore per andare per mercatini dell’antiquariato. Gli intenditori si muovono solo all’alba.

• ore 9: fai colazione con croissant e caffé in una delle caffetterie trendy. Scoprirai che il vero caffé espresso è stato inventato in Italia ma a Londra ne sono nate cento varianti, tutte ottime.

• ore 10: aprono i negozi. Vuoi approfittarne?

• ore 12: il momento migliore per andare a vedere un museo o una mostra. La caffetteria interna ti fornirà materiale adeguato per un breve spuntino.

• ore 15: che ne dici di una manicure al volo?

• ore 17: una volta questo era il momento dedicato al té. Adesso i londinesi hanno troppa fretta per fermarsi a sorseggiarlo, ma tu non sei una londinese. Scegli il Ritz per un té da regina (prezzo compreso).

• ore 18: i negozi si preparano a chiudere, a meno che non sia il loro giorno di late shopping. Approfittane per gli ultimi acquisti. Evita la metropolitana a quest’ora: è affollata all’inverosimile.

• ore 19: è tempo di un drink pre-cena in uno dei tanti locali alla moda.

• ore 21: a cena (ma solo con la dovuta prenotazione).

• ore 22: una birra prima che i pub chiudano.

• ore 24: è l’ora del clubbing, dell’andare per club e locali dove si entra solo se forniti di tessera d’ingresso (o accompagnati da qualcuno che ce l’ha).

• ore 2: un improvviso attacco di fame notturna? I corner shop e i negozi della catena Seven Eleven sono ancora aperti.

• ore 3: un’ultima controllata alla posta elettronica negli internet café aperti 24 ore su 24, prima di andare a dormire.

Dieci must

1. Fai un giro in uno dei tanti mercatini della città. Gli stranieri li adorano, ma nessuna inglese che sia veramente tale fa a meno di frequentarli saltuariamente.

2. Datti allo shopping: le cifre sono folli, è vero, ma se hai fatto un po’ di economia prima di partire puoi concederti un giorno da regina.

3. Fatti un taglio alla moda da un parrucchiere hip: se gli stilisti nostrani vengono qui a imparare tagli, pieghe e tinte un motivo ci sarà.

4. Vai a vedere un concerto ai proms, la stagione di concerti a prezzi scontati: con una fila (paziente ed educata) ottieni biglietti a cifre stracciatissime per le migliori esecuzioni al Royal Albert Hall.

5. In estate vai a sentire un’opera a Holland Park e portati il cestino per il pic nic sull’erba subito dopo. Mi raccomando: bicchieri di vetro e vino freddo, vietati cola cola e squallidi panini.

6. Londra è il regno delle beauty farm da città. Concediti un massaggio o una pulizia del viso con trattamento annesso.

7. Hai presente l’English breakfast, con le uova, la pancetta, i fagioli e i pomodori? Non è una leggenda metropolitana, esiste davvero. Non perderla per nessun motivo.

8. Fai un giro sul London Eye: una ruota con cabine in plexiglas che ti permette di vedere la città dall’alto. Magari si fanno anche incontri interessanti…

9. Impossibile perdersi una delle tante mostre che la città offre. E impossibile resistere a un lunch nelle fantastiche caffetterie dei musei londinesi.

10. I parchi di Londra non hanno nulla a che vedere con quelli delle altre città: verdissimi e popolati di scoiattoli, invitano a passeggiare o a sedersi su una panchina con un libro.

Curiosità

• Alcune scene del film di Stanley Kubrick Eyes wide shut sono state girate al Madame JoJo, storico locale di cabaret en travesti di Soho.

• Londra è una città che si estende più in orizzontale che in verticale. Pochi sono i grattacieli. L’edificio più alto è lo Shard, disegnato da Renzo Piano, il grattacielo piu’ alto dell’Europa occidentale. Salire all’ultimo piano costa parecchio ma la vista e’ incomparabile.

• Il museo più trendy è anche il più blasonato: il British Museum sfoggia la Grand Court, un atrio illuminato da un nuovo tetto di vetro firmato da Norman Foster. Se sei stanca puoi accasciarti, stremata dai percorsi assiro-babilonesi, sui sedili di caffetterie molto newyorkesi.

• Il museo con le didascalie più curiose è la pettegola e vecchiotta National Portrait Gallery con una nuova ala tutta marmi, scale mobili e ristorante minimalista sul tetto.

• La Londra del terzo millennio ricomincia dalla periferia: Spitalfields è il nuovo quartiere trendy della città.

Londra è raccontata da Daniela de Rosa