Cosa succede a un paese che cade nella depressione, registra tassi di disoccupazione altissimi, cade nel conservatorismo più bieco e nella povertà? Vi suona? Be’, non sto parlando dell’Italia, se è questo che pensate. Ma degli USA degli anni ’30, quelli della grande depressione. Proprio in quegli anni, forse per reazione, forse perchè ‘dal letame nascono i fiori’ come diceva il nostro amico, la pittura fiorisce. Le campagne vengono abbandonate perché tutti fuggono verso la città? Il mondo contadino muore? Grant Wood dipinge quadri bellissimi e struggenti (tra tutti uno di quelli che amo di più in assoluto, ‘American Gothic’, per la prima volta in mostra fuori dagli States). Le vita di città è anonima e disperante? Edward Hopper la dipinge in ‘New York Movie’.

Potrei continuare ma vi consiglio di visitare la mostra America After The Fall. Paintings in the 1930s organizzata alla Royal Academy of Arts di Londra per farvi un’idea di quello di cui parlo.

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‘New York Movie’ di Edward Hopper

Un paese che precipita nella rovina ma che allo stesso tempo produce qualcosa di grande e di suggestivo. La mostra è suddivisa per temi: New York, la vita di città, l’industrializzazione, il rimpianto per la campagna (proto-sostenitori di Trump, sostiene il critico di Time Out che ha scritto una recensione sulla mostra), lo sguardo verso il futuro. Tra gli altri, opere di Jackson Pollock e Georgia O’Keefe.

C’è tempo fino al 4 giugno per vederla. Ma vedetela.