Diciamolo subito, l’idea di dormire in una camerata con altri (o altre) sconosciute NON e’ la nostra idea di vacanza ideale. Per dirla tutta, bisogna essere ggggiovani per fare le proprie vacanze in ostello – e quindi essere pronte a sentire il/la vicina che russano, aspettare il proprio turno in bagno, mettere le valigie sotto il letto e avvolgersi in lenzuola non esattamente in egyptian cotton.

Ma gli ostelli vanno per la maggiore ultimamente. E va dato atto alle organizzazioni che li gestiscono che hanno fatto passi avanti in quanto a design e comfort. Se poi si “piazzano” in loft insoliti, ex-industriali e pieni di fascino, be’, una viaggiatrice curiosa un’occhiatina glieli vuole dare.

Hostelsclub, il portale che riunisce oltre 20000 ostelli in tutto il mondo, ne ha scovati diversi, negli Stati Uniti, da dove la moda prende piede, fino in Europa. C’e’ quello di Chicago, nel cuore di Bucktown/Wicker Park, il quartiere più vivace della città con bar, ristoranti, teatri, club, gallerie d’arte (le cui camere partono da 22 euro) e quello di Mosca, proprio vicino alla Storica Piazza Rossa, quello di Parigi e quello di Barcellona.

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Se poi preferisci la tua comodo camera in un boutique hotel, be’, non ti diamo torto. E in ostello ci puoi sempre mandare i figli adolescenti.