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Lo scorso 25 aprile ho partecipato a Bruxelles all’inaugurazione di una doppia mostra, di scultura l’una e di fotografia l’altra, in una cornice del tutto particolare – una boutique! – in una fusione di stili e di espressioni artistiche.

La scultrice è Colette Goedefroit, con la mostra “Les Sceptres-Oeufs”, mentre il fotografo è Yves Ullens, con i suoi scatti “Pin-up”.

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Ho potuto soffermarmi a parlare con Colette, che spiega così il significato delle sue opere: l’aspetto principale è la forma di uovo, la rappresentazione – sia essa un essere umano, un animale o altro – è secondaria, quasi un pretesto. A partire dalla forma di uovo, si ritrova l’ovale, in qualsiasi modo si guardino le sculture, di fronte, di profilo, dall’alto. La rappresentazione così si inscrive nell’uovo, forma universale che collega gli esseri e le cose.

Le basi su cui poggiano le “uova” fanno parte integrante della scultura: sono scettri, simbolo di potere. Ogni scultura pertanto ricorda il potere della natura, dell’uomo, del divino.

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Le sculture sono fatte di bronzo, una scelta non casuale: il bronzo, così come l’uovo, è una materia che accompagna l’uomo da millenni. Coniugando l’uovo (la forma), lo scettro (la base), e la materia (dal bronzo, al cavolo…), Colette ha voluto mostrare come nell’universo vi sia un legame che unisce trasversalmente gli elementi.

Per chi volesse (…e potesse), le opere esposte sono in vendita.

La “Boutique Jacques Smadja” si trova in Rue Darwin, 55 a Bruxelles.

Le esposizioni rimarranno visitabili fino al 15 giugno, dal martedì al sabato, con orario 11-18.30.