“Gli uomini si danno per scontati. Delle donne non si parla nemmeno”. La scrittrice e attivista Caroline Criado Perez lo scrive in un libro che in UK, dove è uscito, ha già venduto 250 mila copie, è in traduzione in 23 lingue e in Italia è uscito per Einaudi.
Si intitola, guarda caso, Invisibili. Perché è così che le donne sono in una lunghissima serie di casi. Le donne guadagnano meno degli uomini a parità di lavoro, e questo lo sappiamo. Ma perché le file ai bagni delle donne sono sempre più lunghe? Perché in caso di incidente stradale le cinture di sicurezza hanno più probabilità di salvare un uomo rispetto a una donna? Perché, sostiene Criado Perez, il mondo è pensato dagli uomini e per gli uomini. Le donne non vengono nemmeno prese in considerazione in una infinita serie di casi. Nonostante siano la maggioranza degli esseri viventi. Il mondo in cui viviamo è un mondo ‘al maschile ove non altrimenti indicato‘. E vederlo spiegato così, nero su bianco, e corroborato da una serie di dati fa una certa impressione. E la parola uomo comprende troppo spesso – e a torto – anche le donne.
Per cambiare le cose bisogna combattere e, talvolta, esporsi al pubblico ludibrio. Come fece nel 2017 Dany Cotton, la prima comandante donna dei pompieri di Londra, che suggerì di cambiare la parola fireman con firefighter. La povera Cotton fu sbeffeggiata a lungo, ma ora la parola firefighter è diventata di linguaggio comune.
Andando avanti con la lettura si scopre che le strade sono costruite pensando agli uomini (che di solito hanno l’appannaggio dell’auto più grossa o dell’unica auto in famiglia) mentre le donne usano di più i mezzi pubblici in tutti i Paesi presi in considerazione. Eppure i mezzi pubblici non sono affatto pensati per la sicurezza delle donne. Per non parlare delle toilettes. La quantità di metri quadri destinata ai bagni maschili e femminili è sempre uguale, mentre sappiamo che le donne hanno bisogno di più tempo per espletare le proprie funzioni (fino a 2,3 volte di più) e spesso sono loro che accompagnano un bambino un un disabile.
L’elenco – un elenco lungo, preciso, punteggiato di dati, frutto di una ricerca attentissima – prosegue con i luoghi di lavoro, l’anticamera del medico e molto altro.
Invisibili è una lettura che potrebbe aprire gli occhi a tanti uomini, se avessero la pazienza di leggerlo. Quanto alle donne, mi auguro che seguano il consiglio che Caroline Criado Perez mette nella dedica del libro: Siate sempre maledettamente difficili.