Ricca di storia e fascino, Il Cairo è la città dei contrasti: alberghi  lussuosi che affiancano baracche fatiscenti, donne con il chador e ragazze “moderne” … Va scoperta lentamente, con estrema pazienza, senza farsi spaventare dal traffico e dalla confusione che vi regna. L’ideale è avere il tempo e la possibilità di visitarla a piedi, scoprendo il fascino e la particolarità delle varie zone: i colori e gli odori della zona musulmana, le antichità dell’altopiano di Giza e la moderna Eliopoli, il centro frenetico di Midan Tahrir costeggiato dalle acque tranquille del Nilo.

di Rossella de Pas

Muoversi

Noleggiare un’automobile da guidare al Cairo non è una scelta molto felice per noi europei: districarsi nel traffico caotico della città, in particolare nelle ore di punta, è una vera è propria impresa! Per chi vuole comunque provarci, è necessaria la patente internazionale.
Molto più comodi sono invece i caratteristici taxi bianchi e neri che, meno costosi rispetto a quelli italiani, ti condurranno ovunque in breve tempo.
Il servizio dei mezzi pubblici non è invece ben organizzato ma è estremamente economico: i bus partono da Midan Tahir e i minibus dal Mogamma Building e funzionano dalle 6 di mattina fino a mezzanotte.
Esistono anche due linee di metropolitana: la prima parte da El-Marg e arriva fino a Helwan, un centro industriale 30 km a sud della capitale; la seconda va da Shoubra el-Kheima all’università ma raggiungerà presto Giza; si sta inoltre iniziando la costruzione di una terza linea.
La metropolitana è attiva dalle 5.30 di mattina alle 24.30.

Da vedere

Le Piramidi e la Sfinge
Un viaggio al Cairo non può ritenersi completo senza una visita all’altopiano di Giza, a sud-ovest della capitale: qui si trovano la sfinge, la famosa statua con corpo di leone e testa umana, e le tre piramidi che vediamo raffigurate sui libri di storia da quando siamo bambini.
Si pensa che la sfinge risalga al 2500 a.C. ed è quindi la più antica scultura monumentale. La sua posizione, a sentinella delle tre piramdi, giustifica il nome di Abu al-Hol (padre del terrore) che le è stato dato dagli egiziani.
Le piramidi, uniche superstiti delle sette meraviglie del mondo antico, sono, in ordine di grandezza, la tomba del faraone Cheope, Chefren e Micerino. La piramide di Cheope, la più grande e più antica, è quasi completamente distrutta internamente, a differenza di quella di Chefren. La piramide di Micerino, alta appena 66 metri, è affiancata da tre mini-piramidi satelliti destinate presumibimente alla moglie e ad alcuni dignitari di corte.

La cittadella
E’ forse la zona più caratteristica di tutta la città ed è per questo una delle mete preferite dai turisti.  Fondata originariamente nel 1176, ha numerose moschee di epoca mamelucca e ottomana oltre a quattro musei molto apprezzati dai visitatori. Dalle terrazze superiori delle fortificazioni si gode una splendida vista dei minareti e delle cupole della città.
La moschea più famosa è sicuramente quella di Mohammed Ali: costruita in stile turco tra il 1830 e il 1848, con la sua grande cupola centrale e i due minareti molto imponenti, è diventata uno dei simboli del Cairo.

Suq di Khan-al-Khalili
E’ il bazar più suggestivo del Cairo e uno dei più grandi di tutto il Medio Oriente. Avventurantoti nel labirinto di viuzze con negozi che vendono gli oggetti più disparati, verrai colpita dal profumo intenso di incenso e spezie di ogni tipo. All’interno del mercato merita una sosta Fishawi’s, forse il caffè più antico del Cairo, arredato con tavolini in rame e grandi specchi, dove potrai assaggiare un ottimo tè alla menta.

Gita in feluca
Un’esperienza particolare è la navigazione del Nilo in feluca, un’antica barca a vela che ti permetterà di godere dello splendido paesaggio della costa. Non stupirt se ti sembrerà di sentire cantare in italiano: durante la navigazione incontrai vari bambini che, a bordo di mini-barchette, ti dedicheranno delle “serenate” in cambio di poche monete.

Dormire

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Chi arriva al Cairo con viaggi organizzati alloggia generalmente in alberghi molto lussuosi che offrono ogni tipo di comfort, ma sono così impersonali da far quasi dimenticare di essere in una città tanto particolare!

Alle turiste più “coraggiose” consigliamo di optare per un hotel meno elegante ma più “egiziano”.

Al-Hussein Hotel
Mida Hussein
tel +202 591 8089

Per chi non ama i grandi alberghi e preferisce entrare in contatto con la frenetica vita cairota, consigliamo questo albergo situato nella zona islamica della città. Vicino alla moschea di Al-Azhar, si affaccia sulla bella piazza di Midan Hussein ed è a pochi passi dal rumorosissimo suk (mercato) di Khan-al-Khalili.
Le camere sono spartane ma confortevoli, anche se non tutte dotate di aria condizionata.

Sheraton Eliopolis Hotel
Omar Ibn El Khattab Street
Heliopolis, West 11771
tel +20 2 414 9242

Costruito nel 1979 e rinnovato nel 1997, appartiene alla catena Sheraton ed è uno degli alberghi più eleganti del Cairo. Situato nella zona di Heliopolis, dista 25 km dal centro città ma è in posizione strategica per la visita alle piramidi di Giza (45 minuti circa di auto).
Ha quasi 800 stanze tra suite, camere con vista sull’imponente piscina, appartamenti e studio e propone ampie alternative a chi non ama il cibo egiziano: dal ristorante italiano a quello libanese, da quello giapponese alla cucina internazionale.

Golden Tulip Flamenco Cairo
2 El Gezira El Wosta Street
tel +20 2 735 08 15

La sua posizione, al centro dell’area residenziale e diplomatica dell’isola Zamalek, offre una splendida vista sul fiume Nilo. A 17 km dall’aeroporto, l’albergo è uno dei pochi ad avere facilitazioni per i turisti disabili.

Victoria
66 Al-Gomhuriyya
tel +20 0 25 892 290

Un albergo solo per intenditori, ricco di un fascino cadente, dove vanno soprattutto gli inglesi ma in pieno centro vicino alla stazione.

Mangiare

La cucina egiziana è piuttosto ricca e varia ma il piatto forte è sicuramente la carne. Girovagando per la città è facile incontrare baracchini che preparano kebab (spiedini di carne) di vario tipo con insalate a scelta; molto diffusa e particolarmente gustosa è anche la carne d’agnello.  Per i vegetariani la scelta è comunque ampia: dalla molokhiyya (uno stufato di verdure verdi particolarmente saporito) alle ricche insalate, dalle taamyya (polpette di fava simili ai falafel israeliani) alle verdure ripiene di riso.  Molto gustose sono anche le salsine che accompagnano le varie portate come l’hummus (salsa di ceci cotti e sesamo) e la babaghanoush (salsa cremosa di melanzane arrostite). Ottima la frutta, in particolare quella esotica come mango, guava, datteri, e la verdura.
I dolci tipici sono quelli che si ritrovano un po’ in tutti i paesi arabi: a base di miele, pasta sfoglia e frutta sono davvero deliziosi anche se piuttosto calorici.
Tra le bevande consigliamo il karkadè (un infuso di ibisco che si può bere caldo o freddo), il chai (il famosissimo tè alla menta) e i vari succhi di frutta.

Da vedere il Cafe Riche, Talaat Harb Street, Between Midan Tharir and Midan Talaat Harb. In pieno centro sicuramente turistico, ma elegante, in stile coloniale, fu il luogo di politici e intellettuali e ora è un ricordo di una cairo d’antan.

Se l’america ha Starbucks Il Cairo ha Simonds, 26th July St., Zamalek (tel 340-9436). Qui vanno i giornalisti e le spie, intellettuali e i residenti stranieri della felice isola di Zamalek. E’ occidentale ma con tutto il fascino di un posto senza tempo, perfetto per leggere un giornale, bere un vero cappuccino e incontrare la gente giusta.

Si può mangiare ovunque in due con meno di un dollaro nei posti loro, fare solo attenzione a non bere acqua del rubinetto e non mangiare troppi falafel, uno tira l’altro, sono buonissimi ma alla lunga…

Museo egizio
E’ sicuramente il museo più famoso dell’intero Egitto e attira, in ogni periodo dell’anno, quantità di turisti di ogni età e provenienza. La sua ricchissima collezione conta più di 120.000 reperti che ripercorrono le varie epoche della storia egiziana, dalla tavoletta di Narmer (3100 a.C.) ai ritratti greco-romani di al-Fayoum (II secolo d.C). Raccomandiamo in particolare una visita alla sala delle mummie reali (i corpi sono ancora in ottime condizioni pur risalendo a oltre 3000 anni fa) e alle gallerie di Tutankhamon, dove sono esposti circa 1700 oggetti, fra cui la famosissima maschera funeraria in oro massiccio.

Museo dell’Abdeen Palace
L’Abdeen Palace fu progettato come palazzo reale dall’architetto francese Rousseau e realizzato tra il 1863 e il 1873. Rimasto inutilizzato dal 1952 in seguito al rovesciamento di re Farouk, ha ricominciato a vivere nel 1998 con l’inaugurazione del ricco museo: molto spazio è dedicato alle collezioni di armi (spade, pugnali, armi da fuoco) e particolarmente interessante è l’area riservata agli omaggi donati al presidente Mubarak. Al centro del museo si trova il cortile della fontana, con i busti di Mohammed Alì e di re Fuad I.

Museo islamico di ceramiche
Vicino al Centro di Cultura Italiana e alla Cairo Opera House merita sicuramente una visita il museo islamico di ceramiche, che espone più di 300 pezzi di varie epoche storiche e di diversa provenienza. Organizzato su due piani e con numerose stanze (fra le più belle la Lobby e la Prince’s gallery) è dotato di un’ala riservata alle mostre temporanee.

Consigli

* Tacchi alti passano inosservati (dilagano sotto gli abiti lunghi delle egiziane), ma attenzione: il manto stradale cairota è sconnesso, sempre in riparazione e polverosissimo (gli sciuscià sono molti, ma davanti a una caviglia occidentale o scappano o mordono).

* Messi in atto una serie di piccoli accorgimenti prudenti, tutto è possibile, anche avere un “affaire” al Cairo, sapendo bene che per l’indigeno si tratta, di una storia di lungo periodo (pregasi specificare prima).

* Una guida che parla italiano e inglese (perchè non prenotarla prima?) si chiama Hussein Amer Nagy, è in gamba cell 010 5152284 oppure 5723585 e- mail Bullet8  husseinamer2003@yahoo.com

* Il dollaro non va più di moda, in poco tempo l’euro è la moneta forte ovunque, anche nel suk.

* Il Cairo è una città per nulla pericolosa, ci si può vestire all’occidentale, il turista è molto rispettato, la notte è tranquilla.

Sconsigli

* Una donna sola al Cairo deve pensare bene a che cosa mettere in valigia: niente short, minigonne, canotte. Nessuno la lapiderà per questo, ma nelle zone islamiche della città (specie il bazar, dove andrà per forza) sarà spesso molestata e oggetto di commenti non piacevoli. Memento: “sharmuta” è la parola da cui guardarsi (tradotto: puttana). La reazione che zittisce anche il più aggressivo è, traslitterata: ksumma (allude all’organo genitale della madre del molestatore, che rimarrà interdetto e fuggirà, garantito e sperimentato da un’israeliana solitaria e parlante arabo).

* L’abbigliamento europeo può essere usato nel quartiere occidentale, Zamalek, dove ci sono i locali più internazionali. Sconsigliato sedere sola nel giardino dell’hotel Marriott, che funziona da bar e ristorante, dove professioniste russe e sudamericane adescano al tavolo (ma uno sceicco saudita fa proposte indecenti di alto pregio, se equivoca).

* E attenzione ai taxi: meglio non vestirsi di chiaro quando se ne prende uno, hanno strati di polvere sui sedili. Non hanno tassametro, alla fine si lascia una cifra ritenuta opportuna (5 lire egiziane per percorsi medi, 10 per quelli lunghi, 20 per le traversate, 40 per l’aeroporto), si sorride: “Masalama” e ci si allontana.

* Se c’è qualcosa di veramente fastidioso è attraversare la strada dove regna il caos assoluto ai livelli dell’India.

Numeri utili

Consolato italiano
tel +20 02 7730119 – 7730110
concairo@internetegypt.com

Ospedale Italiano “Umberto I”
tel +20 02 6821581 – 6821582 – 6822397 – 6821497
umberica@intouch.com

Associazione Donne Italiane al Cairo
3, El Sheikh El Marsafi St. – Zamalek – Il Cairo
tel +20 02 7358791 – 7355423

Il Cairo e’ raccontata da Rossella De Pas