L’abito come simbolo di liberazione femminile. È il tema della mostra di Palazzo Pio a Carpi, capitale italiana del tessile, fino al 6 marzo 2022. Habitus. Indossare la libertà, racconta una storia di liberazione graduale del corpo della donna, a partire dall’anti-corsetto di Paul Poiret, che libera la donna dal busto di stecche di balena, fino ai jeans, passando per lo smocking femminile di Yves Saint Laurent, simbolo di parità tra i sessi. C’è anche – e non poteva mancare – il reggiseno, che le femministe bruciavano nelle piazze e Madonna, icona di stile, indossava provocatoriamente a punta, disegnato da Jean Paul Gaultier. E poi bikini, hot pants, minigonne, t-shirt; tutto quei capi, alcuni prima prevalentemente maschili, che sono serviti alla donna, nel corso dei decenni, per reclamare la libertà di mettere in mostra un corpo liberato da costrizioni.
Una mostra da vedere, se si ama la moda (e chi non ama la moda?) e se si vuole fare una panoramica intelligente tra i grandi passi compiuti nell’ultimo secolo dalla donna e dal suo modo di vestire.