Arrivarci non è semplicissimo. O meglio: ci si deve venire apposta, difficilmente si capita da queste parti per caso. Ma una volta qui, la scoperta di questo piccolo gioiello ripagherà dello sforzo fatto. Ve ne parlo perché la Grotta di San Giovanni d’Antro/Landarska Jama, a Pulfero (Ud), riapre il 1° aprile 2013, dopo vari lavori di manutenzione e restauro.
Lasciata alle spalle la longobarda Cividale del Friuli (patrimonio Unesco dal 2011), si prosegue in direzione della Slovenia, entrando nelle Valli del Natisone. Siamo nell’ultimo cantuccio del Friuli, addossato alla Slovenia. Zona di confine, con una storia antica ed importante alle spalle. Basti dire che la strada che percorre questa valle è l’appendice dell’Appia Antica: proveniente da Aquileia e passando per Cividale del Friuli, si dirigeva, costeggiando sempre il fiume Natisone, verso Caporetto/Kobarid (che dista da qui poco meno di una ventina di chilometri), Plezzo/Bovec, Tarvisio per poi spingersi oltre il fiume Danubio.
L’indicazione San Giovanni d’Antro (Landar in sloveno) si trova pochi chilometri dopo San Pietro al Natisone, sulla sinistra. Qualche altro tornante e si arriva a questo minuscolo borgo, il cui nome è strettamente legato alla grotta adiacente al paese.
Ed è qui che voglio portarti, in un luogo che è connubio di storia, arte, cultura e antichissimi fenomeni geologici. Gradini impervi ti portano all’ingresso della grotta. È incredibile pensare che l’uomo abbia frequentato fin dalla preistoria questo posto, per scopi rituali e di difesa. La presenza di Bizantini e Longobardi è testimoniata da diversi luoghi di culto situati all’interno dell’antro: la cappella detta della “Sacrata Vergine Antiqua” (VI-VII secolo) e la cappella dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista (1477). Inoltre, nell’ampia sala di ingresso si possono ammirare un pregiato altare ligneo (risalente ai primi del 1600) e alcuni affreschi simbolici e storicamente significativi.
L’attuale sviluppo della grotta è stimato in oltre 4km, ma sono tuttora in corso esplorazioni per concludere i rilievi delle diramazioni minori. Il tratto iniziale – circa 300m. – è visitabile da tutti (testato con amica incinta!), accompagnati da guide esperte.
Se non sei ancora stanca, per le amanti delle passeggiate e del trekking ci sono diversi sentieri in zona, di vario livello e difficoltà.
Dopo la visita, puoi finalmente premiarti con una fetta di con una fetta di Gubana, il dolce tradizionale delle Valli, che è possibile degustare in uno dei vari Laboratori che la producono in zona.
Info pratiche – Orari di apertura della grotta: dal 01/04/2013 sabato, domenica e altri giorni festivi h10-18.
Costo dei biglietti: Intero 4€, previste riduzioni.