Lo sapevi che molti dei chippers in Irlanda hanno un’origine italiana?

Chi sono i chippers?

Iniziamo con i dettagli: chippers è il nome con cui sono chiamati i venditori di fish and chips, ovvero un pezzo di pesce impanato e fritto e le patatine fritte che lo accompagnano. È un cibo di strada molto popolare in Inghilterra, e infatti pare che sia nato qui verso il 1860.

È molto popolare anche in Irlanda e lo si trova facilmente sia a Dublino che in tutta l’isola. Tipico cibo da pub, ogni irlandese con cui parlerete ha un negozio di fish and chips di fiducia, solitamente vicino a casa o vicino al pub preferito.

La storia di Giuseppe Cervi


Difficile immaginare che uno dei cibi più tipicamente irlandesi possa avere radici italiane. Invece  pare sia proprio così: si dice che un immigrato italiano, tale Giuseppe Cervi, forse in viaggio verso gli Stati Uniti, sia però sbarcato per qualche ragione a Cobh e abbia proseguito fino a Dublino. Siamo attorno al 1880.

Cervi lavorò in città per vari anni per racimolare un po’ di denaro e quando ci riuscì comprò il suo primo carretto con una cucina a carbone e iniziò a vendere patate arrosto all’uscita dei pub. L’impresa ebbe successo e alcuni tempi dopo il buon Cervi riuscì ad avere il suo negozio fisso in quella che adesso è Pearse Street, vendendo fish and chips.

Di più: sembra sia stata sua moglie Palma a creare quello che è ancora adesso la tipica espressione per ordinare fish and chip nei take away di Dublino: “one and one”. La frase pare abbia origine dal modo di dire di Palma “uno di questo e uno di quello” con cui si rivolgeva agli avventori indicando il cibo perché non parlava bene l’inglese.

L’immigrazione italiana in Irlanda

Una prima ondata di immigrazione italiana in Irlanda risale alla fine del 1800 quando molti lavoratori vennero qui come artigiani e lavoratori del marmo, contribuendo ad espandere e abbellire la Dublino georgiana.
Una seconda ondata di immigrazione risale agli anni ’40 del Novecento, prima e soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Pare che l’emigrazione in Irlanda nell’800 e inizio ‘900 sia passata prima attraverso l’Inghilterra e la Scozia, dove sicuramente i nostri connazionali avevano avuto modo di vedere quanto fiorente fosse il commercio di fish and chips, soprattutto nelle serate del fine settimana quando i pub sono molto frequentati. E portano con loro in Irlanda questo spunto imprenditoriale.

Gli anni Cinquanta


La massima espansione dei chipper italiani ha luogo negli anni ’50. Molti degli italiani che emigrarono in Irlanda in quel periodo portarono successivamente i loro parenti sull’isola. Altro fatto curioso: pare che la maggior parte dei cognomi italiani sia accomunata dalla stessa origine, ovvero sei paesini della provincia di Frosinone, in Lazio.

Ancora oggi ci sono più di 100 cognomi legati a imprese di fish and chips in Irlanda. I più conosciuti sono Borza, Libero, Aprile, Macari, Romayo, che puoi ancora trovare sulle insegne di molti negozi di fish and chips.

Nel 2010 a Dublino è stata fondata un’associazione, la ITICA, Irish Traditional Italian Chippers Association (la trovi su FB).

Per un approfondimento, guarda il video di Nino Tropiano.