Il telaio, i ferri da calza, ago e filo sono stati per anni, per secoli, i compagni del tempo libero delle donne. A scuola, quando facevo applicazioni tecniche, ci si aspettava da me che facessi centrini a punto fiamma. I maschi, invece, costruivano oggetti con il legno, usavano sega e martello, piantavano chiodi.

Non è un caso quindi, che anche le donne artiste, per anni, siano state dirette verso oggetti delicati e ‘femminili: l’acquarello, per esempio, mentre una statua di bronzo o di marmo sembrava più adatta a un artista maschio.

Poi sono arrivate le scultrici famose, che hanno visnto premi internazionali (il Turner Prize è stato vinto da Helen Marten che nelle sue sculture mescola metallo, legno, pelle e vetro), Sarah Lucas ha riempito il Padiglione UK all’ultima Biennale d’Arte di Venezia di sculture falliche e Alighiero Boetti si è fatto un nome tessendo (o facendo tessere) arazzi intricati. Insomma, il mondo dell’arte si è confuso.

L’arte tessile, tuttavia, è rimasta una caratteristica tipicamente femminile. E la giornalista e cutratrice Karen Wright, a forza di visitare studi di artiste per la sua rubrica dedicata all’arte sull’Independent, ha pensato di mettere insieme le artiste che lavorano con fili e tessuti, ricami e stoffe, in una mostra intitolata “Entangled. Threads & Making“, attualmente in corso alla Turner Contemporary di Margate, Inghilterra del Sud.

La mostra comprende i lavori di circa 40 artiste che lavorano in modi molto diversi, tessuti e fili, rafia e fibre, dall’inizio del 20mo secolo a oggi.

L’essere intricate è una caratteristica molto femminile e fare arte con il tessuto e i fili lo è altrettanto. Le opere in mostra hanno a che fare con il lavoro manuale – tessere, ricamare, cucire, tradizionalmente occupazioni riservate alle donne – e implica l’uso di stoffa e fili ma anche capelli, piante, piume di animali, a dimostrazione che anche il saper usare in modo creativo vari materiali è una caratteristica molto femminile.

Ci sono i lavori delle grandi artiste conosciute, come Louise Bourgeois, Sonia Delaunay e Anni Albers, che ha elevato l’arazzo a una forma d’arte, ma anche tanti lavori di giovani artiste contemporanee, tra cui l’italiana Paola Anziché, che ha realizzato apposta per la mostra un percorso attraverso oggetti sospesi di rafia in mezzo ai quali il visitatore è invitato a camminare

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Paola Anziche-Turner-Contamporary

Entangled. Threads & Making
Turner Contemporary
Fino al 7 Maggio Margate (Inghilterra)