New York, la città della modernità per eccellenza, può rappresentare ancora – e in assoluto – il luogo di elaborazione delle idee del mondo?  E se lo spazio urbano è il principale mezzo di distribuzione del potere, gli artisti sono in grado di “ripensare” la vita urbana?

Questo nuovo  (e molto ambizioso) progetto del Palazzo delle Esposizioni di Roma rappresenta appunto lo “svolgimento del tema” espositivo: Empire State. Arte a New York oggi in mostra dal 24 aprile e fino al 21 luglio prossimo.

La mostra, che riunisce un gruppo di venticinque artisti di diverse generazioni attivi nella metropoli americana, dovrebbe testimoniare del suo ruolo di “impero” negli Stati Uniti (e forse nel mondo?)

New York di sicuro presenta la più alta concentrazione esistente di strutture dedicate all’arte, con grande ricchezza di modelli espressivi, e  l’arte contemporanea negli ultimi cinquant’anni è cresciuta in maniera esponenziale. Qui se ne presenta una selezione che, come ha affermato il curatore Rosenthal, non comprende necessariamente gli artisti migliori  ma suggerisce un itinerario che può identificare la città.

Ed ecco Adrian Piper con le sue lavagne (c’è scritto: “tutto sarà portato via”); ecco i dipinti di Schnabel, con immagini sovrapposte; i luccicanti dinosauri (pop?) di Pruitt che contemplano quadri di ammassi di rifiuti; Koons con la sua nuova serie “Antiquity”che torna alla classicità, ma patinata; Sullivan e i suoi quadri materici.

E’ possibile che rimanga particolarmente impressa, più di altre pure notevoli per forza espressiva, l’opera di Edmier, che è al centro della Rotonda dello spazio espositivo, ed è di grande suggestione: con Penn Station Ciborium  l’artista si è posto più di altri in contatto con la città italiana che lo ospita, creando un forte legame fra la vecchia Stazione Termini di Roma, demolita nel 1937, e la Pennsylvania Station newyorkese distrutta nel 1963, una curiosità architettonica ispirata alle Terme di Caracalla, che non esiste più. E’ forse proprio la malinconia delle sparizioni nella “giungla di cemento” (come Alicia Keys cantava in Empire State of Mind ) la cifra più autentica di questa esposizione.

ORARI

Martedì, mercoledì, giovedì: 10.00 – 20.00
Venerdì, sabato: 10.00 – 22.30
Domenica: 10.00 – 20.00
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura

PREZZI
Intero € 12,50 Ridotto € 10,00

Biglietto integrato Scuderie del Quirinale + Palazzo delle Esposizioni
Intero € 20,00 (prevendita) Ridotto € 16,00