Le donne che hanno attraversato il mondo in tempi in cui non era conveniente farlo sono tante: Jeanne Baret, la prima donna a circumnavigare il globo (ma dovette farlo travestita da uomo), Lady Hester Stanhope, la prima donna ad attraversare il deserto della Siria, Isabella Bird, partita quando aveva 41 anni e tornata quando ne aveva 72, e così via.

Ma sono molte le donne contemporanee, quelle di cui leggiamo magari suoi rotocalchi, che possono essere considerate viaggiatrici influenti a tutti gli effetti. Non solo perché si spostano da un luogo all’altro, ma perché nel loro spostarsi lasciano un segno importante.

Per esempio Marie Colvin, ha perso un occhio in Sri Lanka e poi la vita in Siria, mentre lavorava come corrispondente di guerra. La sua frase più ricordata è “Il coraggio è non aver paura di avere paura”.

Rania di Giordania

La regina Rania di Giordania si definisce, nel suo account instagram, “mamma e moglie con un lavoro molto figo”. Scrive fiabe per bambini e, soprattutto, lavora a modernizzare un paese (il suo) musulmano e non troppo aperto nei confronti delle donne. Come non amarla?

La cantante sudanese Nyaruach è stata una rifugiata tutta la vita, abusata dal padre e dai suoi datori di lavoro, vive tuttora in un campo di rifugiati in Kenya. Ma ha trovato la fama come cantante da quando ha ritrovato il fratello Emmanuel Jal. La sua musica la trovi qui.