Ho una passione per gli scheletri e i teschi, o almeno per le loro raffigurazioni. Non mi fanno paura e li trovo attraenti. Non è stato difficile, quindi, convincermi a visitare due danze macabre in altrettanti paesini della ex-Jugoslavia.

Cristoglie, in Slovenia, ha una piccola rocca difensiva. Al suo interno la chiesa della Santissima Trinità. Un tempo pareti e soffitto erano coperte di calce e la chiesa era una chiesa come tante. Ma quando, nel 1949, venne chiesto allo scultore istriano Joze Pohlen di restaurare gli interni, questi si accorse che sotto lo strato di calce c’era dell’altro e a poco a poco vennero alla luce gli affreschi che decorano l’intera chiesa, nessun centimetro escluso. Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento, ritratti di Santi e la danza macabra, una processione di personaggi che vanno dal Papa al Re, alla Regina giù giù fino al borghese, al medico, al povero e al bambino, tutti accompagnati da uno scheletro, un colorato memento mori che ricorda che posizione sociale e denaro non hanno alcun vantaggio davanti alla morte.

Cristoglie

La vista della Danza Macabra va un po’ conquistata. La chiesina è di solito chiusa e viene aperta dal sacrestano solo su richiesta (telefonando prima al numero +386 31432231). Ma vale tutti i 3 euro che vengono richiesti per spendere un po’ di tempo a naso all’insù.

La tradizione della Danza Macabra è medievale (e infatti l’affresco è del 1490 ed è opera di Giovanni da Castua). Secondo alcuni si deve alla diffusione della peste nel secolo XV , che livellava tutti, ricchi e poveri.  Ed è diffusa. La seconda si trova a Vermo, in Croazia. Dimentica la Croazia vacanziera e immergiti nel verde e nel silenzio della campagna. Vermo è un paesino da nulla, senza che le strade abbiano un nome. Hanno un numero, però, e al 38 vive la sacrestana, che devi chiamare (al numero + 385 (91)5806083) perché ti venga ad aprire le porte della chiesina. Anche lì, pareti completamente affrescate, soffitto in legno a cassettoni e una danza macabra ugualmente bella (anche se forse con i colori meno brillanti).

La danza macabra di Santa Maria delle Lastre

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