Nel piccolo paese di Joensuu, in Finlandia, la parrocchia è guidata da cinque preti. Di questi, quattro sono donne. Di queste una, Sanna Kauppinen, indossa l’abito talare ma non rinuncia al rossetto. E balla. Quarantacinque anni o giù di lì, madre (single) di due adolescenti, ha sempre amato il movimento e la danza. E il fatto di essere prete luterano non le ha impedito di ballare.
The dancing priest, come è soprannominata Sanna, crede fermamente che il benessere dello spirito non possa prescindere da quello del corpo. Ed è quello che insegna ai suoi parrocchiani che, anche nell’apertissima Finlandia, hanno sollevato più di un sopracciglio davanti alla sua esuberanza e al suo andare controcorrente.
Ma Sanna non ci ha fatto troppo caso e ha continuato a seguire la sua missione. Portare la speranza nei cuori dei suoi parrocchiani. Anche, e soprattutto, durante la pandemia. Infatti si è offerta di cantare, insieme ad altri preti, nel cortile di una casa di riposo. E ha celebrato il suo primo battesimo via Zoom.
Quello che ho imparato su di lei lo trovi su Crunchytales, il magazine per donne over 40 fondato da Michela Di Carlo che ho intervistato per il podcast.