I vestiti dei sogni. La scuola dei costumisti italiani per il cinema” è una mostra che ci ricorda quanto sono bravi e creativi gli italiani, al punto da diventare un richiestissimo e inimitabile punto di rifermento, e una vera e propria “scuola”, la cui leadership è riconosciuta anche dalle produzioni d’oltreoceano. E in momenti di crisi fa bene ricordare quanto l’ Italia possieda  ambiti indiscussi di eccellenza, che rendono la creatività e la maestria dell’ artigianato italiano famosi in tutto il mondo.

Nel viaggio tra gli abiti indossati dagli interpreti  dei più celebri film di produzione italiana e internazionale,  si può ammirare -negli oltre 100 abiti e bozzetti originali -il lavoro delle eccellenti sartorie artigianali specializzate nella realizzazione di costumi  e accessori di scena che hanno caratterizzato trame e personaggi , e che vivono nei ricordi di più generazioni.

Il primo allestimento che si incontra espone le coloratissime giacche del gagà Jep Gambardella (alias Toni Servillo) e del mantello dallo stile onirico  e senza tempo indossato da Sabrina Ferilli nel premiatissimo “La grande Bellezza” di Paolo Sorrentino; nella sala successiva si ammirano gli eterei costumi di scena della diva del cinema muto Francesca Bertini .

Il pubblico, evidentemente affascinato anche dal suggestivo allestimento, tende a soffermarsi nella sala che ospita i gli  abiti  indossati dall’ indimenticabile Audrey Hepburn in “Guerra e Pace”, in quella che ospita i sontuosi costumi de “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, e quelli realizzati per la splendida Michelle Pfeiffer ne “L’ età dell’ innocenza”.

Sorprendono le dimensioni degli abiti (taglie piccolissime, anche nella statura) e i “punti vita” ridottissimi di gran parte dei costumi, che sembrano quasi appartenere a bambine. Si ritrovano un po’ più avanti curve e forme squisitamente femminili  e rappresentative dei canoni di bellezza italiani, negli abiti realizzati per l’ icona del cinema Sophia Loren.

Sembra quasi di vedere Totò e Alberto Sordi nei costumi di scena rispettivamente di “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini “ e ne “il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli, e nelle grandi scarpe in mostra nella sala dedicata agli accessori.

Onirici, surreali, prevedibilmente “eccessivi” i costumi realizzati per vestire Sandra Milo, Giulietta Masina e gli altri colorati personaggi dei film di Federico Fellini .

Un gradevolissimo caleidoscopio di immagini e ricordi , in un allestimento caratterizzato da proiezioni e sapienti giochi di luci del celebre direttore della fotografia  Luca Bigazzi, fornisce ai visitatori  un’ ulteriore occasione per visitare lo splendido Palazzo Braschi, che ospiterà la mostra fino al prossimo 22 marzo.

Sartoria Tirelli

Museo di Roma – Palazzo Braschi
Piazza San Pantaleo, 10 e Piazza Navona, 2
Martedì-Domenica ore 10.00-19.00
Lunedì chiuso