Gli uomini alla fine tornano tutti a Canossa. Con il capo coperto di cenere e il corpo avvolto in un saio. Come l’imperatore Enrico IV, che attese tre giorni e tre notti, inginocchiato come un poverello, che Matilde gli aprisse il portone del suo castello a Canossa.

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‘Non mi impietosisci, Enrico. Stai pure a piangere ancora un po’ davanti al portone’.

Be’, è indubbio che questa Matilde di Canossa, contessa, duchessa, marchesa e vice regina d’Italia, fosse una donna veramente eccezionale, che arrivò a possedere un territorio molto vasto che comprendeva Lombardia, Emilia, Romagna e Toscana. E fu grazie alla sua intercessione che Enrico IV riuscí a farsi togliere la scomunica da Papa Gregorio VII.

Canossa Castello di Rossena -castelli delle donne

Immaginati un imperatore inginocchiato davanti al portone per tre giorni e tre notti in attesa che la signora gli apra.

Il Castello di Canossa, insieme a altri castelli medievali in Emilia Romagna, è indissolubilmente legato alle donne che l’hanno abitato. Visitarli è come ripercorrere la storia delle loro ‘signore’. Beatrice di Lorena, madre di Matilde di Canossa, Maria Bertolani del Rio, medico, scienziata, storica e psichiatra, Barbara Sanseverino, che crea intorno a sé un circolo culturale, sono alcune delle donne straordinarie che nel raggio di pochi chilometri l’una dall’altra ma nel corso di secoli diversi, riuscirono a trasformare le loro ‘case’ in luoghi di grande suggestione.

Castello di Torrechiara - castelli delle donne

Il Castello di Torrechiara venne costruito da Pier Maria Rossi per Bianca Pellegrini

Il progetto I Castelli delle Donne, pensato e voluto da Destinazione Turistica Emilia, li riuniscono tutti e raccontano le loro storie. Visitarli è un affascinante viaggio nella storia.