La Romagna è davvero la terra del Buon Vivere e i romagnoli persone che hanno capito come si vive bene. Mi è quindi dispiaciuto quando il loro Festival del Buon Vivere, edizione 2020, ha dovuto fare a meno della presenza. Un festival online è tutto sommato comodo. Posso partecipare ovunque io mi trovi. Ma mi manca il brivido, lo stare gomito a gomito con il mio vicino, il guardare in faccia e in persona i partecipanti.
E poi, diciamocelo, di questi festival online, di visite ai musei a distanza, di conferenze su zoom ne avremmo anche abbastanza. Però. Quando ho visto il programma e ho adocchiato qualche nome qui e là ho cambiato idea. Perché questa edizione del Festival del Buon Vivere è tutto dedicato alle donne.
Il festival si tiene da mercoledì 25 a domenica 29 novembre. Sarà visibile da tutti, ovunque e gratuitamente, sul sito terradelbuonvivere.it/festival, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Festival e, per chi volesse seguirlo comodamente in TV o non avesse accesso a internet, sul digitale terrestre canale 670 di Radio Studio Delta, media partner dell’evento.
Il 25 novembre sarà dedicato all’argomento ‘violenza sulle donne’ che con il buon vivere ha poco a che fare ma del quale non si parla mai abbastanza. Se a discuterne e a ricordarlo ci sono, tra le altre, Lella Costa, un’occhiata la darei.
Il 26 novembre si parla di scrittura femminile, com Matteo Bussola, Elasti, Marianna Aprile e molti altri.
E si continua così parlando di ricerca al femminile, del futuro del femminile e di molto altro, con ospiti illustri, come Serena Dandini (e il suo libro La vasca del Führer) e Letizia Battaglia.
Gli incontri sono tanti e per questa volta la città di Forlì, che ospita il festival, dovrai solo immaginarla. Ma il Buon Vivere non può prescindere dal femminile e partecipare al festival, anche a distanza, è importante.